Un’annata in chiaroscuro, tra sprazzi di talento e lunghi momenti d’ombra. Il bilancio della stagione di Valerio Verre al Palermo, come riportato da Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, è tutt’altro che lineare. L’ex centrocampista della Sampdoria, tornato in rosanero lo scorso agosto per la sua terza esperienza in Sicilia, non è riuscito a trovare la continuità necessaria per imporsi come leader tecnico della squadra.

I motivi? Un ritardo di condizione legato alla lunga inattività estiva dopo la rescissione con la Samp e un impiego iniziale da mezzala che ne ha limitato le qualità più incisive: inserimenti e visione. Solo con il passaggio al modulo 3-4-2-1, il tecnico Dionisi lo ha spostato sulla trequarti, ruolo più congeniale, ma senza che ciò bastasse a garantirgli un posto fisso: nella parte finale della stagione, infatti, gli è stato spesso preferito Segre.

Il futuro di Verre – scrive Arena – è ancora tutto da definire. Il contratto in essere fino al 2027 lo rende un elemento stabile della rosa, ma anche un nodo da sciogliere in base al nuovo assetto tattico che sarà adottato. Se il Palermo dovesse virare verso un 3-5-2 con due punte e centrocampo rinforzato, per il numero 26 si profilerebbe nuovamente un ruolo secondario o l’ennesimo adattamento in una posizione poco gradita.

Secondo il Giornale di Sicilia, eventuali offerte per il giocatore saranno ascoltate, ma al momento Verre non figura tra i principali indiziati a lasciare il club. Toccherà a lui, forte di un curriculum ricco di esperienze tra Serie A e B, dimostrare di poter tornare protagonista. La palla ora è nel suo campo.