Tari più cara a Palermo, rincari fino a 20 euro a famiglia: “Servizi non all’altezza, servono subito gli sconti”

Un’altra stangata per i palermitani. Il Comune ha presentato in Consiglio comunale la delibera sul nuovo Piano economico-finanziario della Tari 2025, che porterà a un aumento medio di 20 euro per famiglia, nonostante il tentativo di contenere l’impatto attingendo 3 milioni di euro dalla tassa di soggiorno.
Come evidenziato da la Repubblica Palermo, l’assessora al Bilancio Brigida Alaimo ha spiegato che l’aumento è legato a decisioni dell’Arera (Autorità per l’energia, reti e ambiente) che il Comune è obbligato ad applicare. «Abbiamo evitato rincari per le attività commerciali e produttive, e previsto sconti per chi differenzia e usa le isole ecologiche» ha dichiarato.
Simulazioni e cifre
Due esempi chiariscono l’impatto:
Una famiglia di 4 persone in 120 mq passerà da 393 euro a 422 nel 2025. Nel 2023 erano 370 euro.
Una coppia in un appartamento da 60 mq salirà da 219 a 236 euro, a fronte dei 206 euro di due anni fa.
In parallelo, un’altra delibera propone incentivi per i cittadini che conferiscono rifiuti differenziati nei centri comunali di raccolta, con sconti fino a 50-60 euro. Ma senza un regolamento attivo, tali bonus sono finora rimasti sulla carta.
Le critiche: “Più tasse, ma i servizi non migliorano”
Non sono mancate le reazioni. Il capogruppo M5S Toni Randazzo ha chiesto al Consiglio di approvare al più presto il nuovo regolamento per premiare i cittadini virtuosi: «Uno sconto di 50-55 euro per chi fa la raccolta differenziata sarebbe un segnale concreto».
Ancora più dura Federconsumatori, con Lillo Vizzini che attacca: «Parlare di aumento Tari a Palermo è fuori da ogni logica. I servizi della Rap sono ancora inadeguati. In alcune zone la raccolta avviene ogni sei mesi. Prima di chiedere altri soldi, si diano sconti a chi fa la differenziata».
Numeri impietosi: raccolta ferma al 17%
I dati non aiutano a giustificare i rincari. La raccolta differenziata è ferma al 17%, con solo 220 mila cittadini serviti su 630 mila. Dalla vendita dei rifiuti differenziati la Rap incassa circa 1,8 milioni di euro, di cui la metà solo dalla plastica. Numeri esigui rispetto a realtà virtuose: tutti i comuni siciliani insieme, ad esempio, guadagnano 47 milioni dalla sola plastica, grazie a un conferimento più pulito e corretto.
Il rischio è che il 2025 diventi, come già lo definiscono le associazioni dei consumatori, “l’anno della stangata”, tra aumento Tari e rincari in arrivo per i biglietti Amat, con un impatto ancora più pesante sulle fasce più deboli della popolazione.