“Speriamo vinca il Napoli”, Carabiniere juventino aggredisce la moglie: condannato a tre anni

Un caso di aggressione legata al calcio ha portato un carabiniere 57enne di Torino, tifoso della Juventus, davanti alla giustizia. Il motivo scatenante dell’aggressione sarebbe stato un commento fatto dalla moglie durante una partita tra Juventus: “Speriamo vinca il Napoli”.

La vicenda, riportata da “Corriere.it”, ha visto il brigadiere accusato di percosse, umiliazioni, e imposizioni di divieti verso moglie e figli. Durante una seduta di tribunale, la donna ha testimoniato di essere stata aggredita fisicamente dal marito: “Lui si è alzato, mi ha tirato un pugno al torace e ha iniziato a picchiarmi”, ha raccontato.

L’indagine ha inoltre rivelato comportamenti controllanti da parte dell’uomo, inclusa la gestione autoritaria delle finanze familiari e il divieto ai figli di visitare i parenti materni. In un episodio, l’uomo avrebbe anche minacciato di organizzare posti di blocco per impedire alla moglie di raggiungere la casa della sorella.

Il pm Livia Locci, nel corso del dibattimento, ha smentito la difesa dell’imputato, che aveva tentato di giustificare il proprio comportamento accusando la moglie di causargli stress e disturbi gastrointestinali. Documenti dell’Arma dei Carabinieri hanno tuttavia confermato che tali disturbi affliggono l’uomo dal 1989, ben prima del suo matrimonio.

Al termine della requisitoria, il pm ha richiesto una condanna a tre anni di carcere per il carabiniere, che è stato successivamente allontanato dalla casa familiare. La moglie, ora separata, ha ottenuto l’allontanamento dell’uomo e continua a sostenere economicamente la famiglia, pagando il mutuo e il finanziamento di una Jeep precedentemente acquistata dal marito.

Questo caso sottolinea le tragiche conseguenze che la violenza domestica può avere sulle famiglie, mostrando come anche il calcio, spesso fonte di passione, possa trasformarsi in un catalizzatore di violenza.