
Il tempo di voltare pagina è arrivato. Il Palermo e l’allenatore Alessio Dionisi stanno cercando la formula più opportuna per dirsi addio. Dopo l’ultima seduta di allenamento, prima del rompete le righe di venerdì scorso, entrambe le parti riflettono sul modo migliore per interrompere anticipatamente un rapporto nato da grandi aspettative ma concluso con amarezza.
Come riporta Valerio Tripi su la Repubblica – Palermo, Dionisi non sembra intenzionato a dimettersi, ma è consapevole che restare legato a una squadra già proiettata verso un nuovo ciclo tecnico non sarebbe utile né per sé, né per il club. Il Palermo potrebbe procedere con un esonero formale, ma l’obiettivo condiviso è chiudere con eleganza e chiarezza un capitolo che non ha soddisfatto nessuno.
Rescissione in vista e opzioni future
La via più probabile resta quella della rescissione consensuale, con un’indennità economica da parte della società e una buonuscita accettata dal tecnico, specialmente se si profilasse all’orizzonte una nuova panchina per lui. In parallelo, il direttore sportivo Carlo Osti, in attesa dell’ufficialità per la conferma del suo incarico, è già al lavoro per individuare il profilo giusto per la guida tecnica.
Secondo ancora Tripi, il nome in cima alla lista dei papabili è Alberto Gilardino, attualmente favorito su Pippo Inzaghi, che prima di prendere decisioni attende rassicurazioni dal Pisa, neopromosso in Serie A, e su Fabio Pecchia. Sul campione del mondo 2006 si registra anche l’interesse del Modena, pronto a rilanciare sul piano delle ambizioni, ma Gilardino ha mostrato gradimento nei primi contatti con i rosanero.
Riorganizzazione tecnica in vista?
Sul fronte dirigenziale, non trovano conferme né smentite le voci relative a una possibile ridistribuzione degli incarichi nell’area tecnica. Osti resterebbe il riferimento operativo a Palermo, con le deleghe conferite dall’amministratore delegato Giovanni Gardini, ma potrebbe essere affiancato da una figura giovane e dinamica responsabile dello scouting.
In questo contesto, è emerso il nome di Matteo Tognozzi, classe 1987, ex allievo di Coverciano con una tesi – “Il mio viaggio: appunti di uno scout” – introdotta da Fabio Paratici. Tognozzi, osservato anche dal Cesena, parla sei lingue ed è considerato uno degli scout più promettenti in circolazione, influenzato dal padre Stefano, storico collaboratore di Luciano Spalletti.
L’impianto decisionale del club, come spiega ancora la Repubblica, non dovrebbe cambiare radicalmente: Riccardo Bigon continuerà a coordinare tutti i club del gruppo, Gardini farà da raccordo con il City Football Group, mentre Osti resterebbe il responsabile dell’area tecnica rosanero.