Il tabù è finalmente caduto e il segnale è forte. Il Palermo torna a vincere tre partite consecutive dopo quasi due anni e rilancia con decisione le proprie ambizioni. Come racconta Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport, il successo per 1-0 contro la Sampdoria è sofferto, ma legittimato da una prestazione solida e da una gestione lucida dei momenti chiave della gara.
Secondo Fabrizio Vitale della Gazzetta dello Sport, il peso specifico di questa vittoria è elevato anche per il contesto: mentre il Palermo rompe il digiuno di tris, la Sampdoria continua a faticare lontano da casa, incassando la sesta sconfitta esterna su otto partite e senza riuscire a mettere insieme due successi di fila da febbraio.
Gli effetti della vittoria sulla Carrarese si sono visti soprattutto nelle fasi iniziali dei due tempi, quando i blucerchiati hanno provato ad alzare i ritmi senza però riuscire ad affondare davvero. Merito di un Palermo compatto che, come sottolinea ancora Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport, ha trovato in Bani un autentico baluardo difensivo. L’unico vero pericolo è arrivato quando Coda ha colpito di testa, approfittando di un attimo di libertà, ma senza inquadrare la porta.
Alla fine non sono stati i bomber più attesi a decidere la sfida. Le Douaron, ancora una volta, ha lavorato nell’ombra e ha piazzato il secondo acuto consecutivo dopo Empoli. Pohjanpalo e Coda hanno lottato e partecipato alla manovra, ma i riflettori si sono accesi sull’esterno francese, protagonista dell’azione decisiva.
Il Palermo, dopo il vantaggio, avrebbe potuto affondare il colpo, ma ha scelto la strada della gestione, regalando al pubblico un secondo tempo in bilico. L’avvio era stato intenso, con la Samp aggressiva e alta, Conti incollato a Ranocchia per limitare le soluzioni di Palumbo. I rosanero hanno retto lavorando sulle seconde palle e cercando subito la verticalità. Proprio da una di queste situazioni è nata una delle prime occasioni, con Le Douaron a proteggere palla per Augello e l’imbucata per Pohjanpalo, che però ha strozzato il tiro.
Con il passare dei minuti è emersa la maggiore qualità del Palermo nel palleggio. Palumbo ha provato la conclusione a giro, poi Ranocchia ha sfiorato il gol con una bordata sul secondo palo, respinta da Ghidotti. È stato il preludio alla rete: recupero di Ranocchia su Pafundi, ripartenza dalla propria area, Pohjanpalo per Palumbo e assist perfetto per Le Douaron, che ha saltato Abildgaard e superato Ghidotti. Un’azione ricostruita nei dettagli da Fabrizio Vitale della Gazzetta dello Sport.
Nella ripresa la Sampdoria è partita meglio, approfittando di un leggero calo rosanero. Benedetti ha provato dal limite, trovando la risposta di Joronen. Poco dopo Ceccaroni ha deviato un tiro di Palumbo, ma Ghidotti si è opposto ancora con riflessi pronti. Gregucci ha inserito qualità con Cherubini, Barak, Ricci e Pedrola, ottenendo maggiore vivacità ma poche vere occasioni. L’unica è arrivata oltre la mezz’ora, quando Pedrola ha saltato più uomini prima di calciare alto.
Nel finale Inzaghi ha tolto peso offensivo al centrocampo alzando una cerniera più robusta. Scelta che ha pagato: il Palermo ha difeso con ordine e ha portato a casa una vittoria pesantissima. La classifica ora sorride: la vetta è distante appena due punti.
