Palermo, Osti resta al timone: è il primo tassello del rilancio firmato City Group

Il Palermo riparte da Carlo Osti. L’intesa per la conferma del direttore sportivo è ormai definita nei contenuti e sarà formalizzata nei prossimi giorni. Non si tratta di una semplice prosecuzione di contratto, ma di una scelta strategica chiara, il primo passo verso una stagione in cui l’obiettivo è dichiarato: la promozione in Serie A.
Come sottolinea Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, il rinnovo di Osti rappresenta una fiducia piena da parte del club, frutto di mesi di lavoro in un contesto complicato, segnato da una classifica difficile e da tensioni tecniche ed ambientali.
Un dirigente esperto per un progetto ambizioso
Arrivato a gennaio, Osti ha dovuto affrontare una situazione già compromessa, ma ha saputo imprimere un cambio di passo netto, come testimoniano gli innesti di mercato invernali: Audero, Magnani e Pohjanpalo. Tre innesti centrati, scelti con lucidità e determinazione.
Due di questi – Audero e Magnani – erano già stati suoi giocatori alla Sampdoria, mentre Pohjanpalo è stato il risultato di una trattativa difficile condotta con fermezza, come ricostruito da Radicini sul Giornale di Sicilia.
Verso la stagione del salto di qualità
Osti è già al lavoro per costruire la nuova rosa, affrontando dossier contrattuali complessi e tracciando una linea netta: ogni scelta dovrà essere coerente con l’identità tecnico-tattica che il Palermo intende costruire. In cima alla lista delle priorità, la nomina del nuovo allenatore: una figura capace di dare stabilità, identità e mentalità vincente.
L’obiettivo è chiaro: il Palermo non si accontenta più di “ben figurare”. La stagione 2024/25 sarà quella in cui il City Football Group – al quarto anno in Sicilia – punta al ritorno in massima serie, chiudendo un percorso avviato con investimenti strutturali e programmazione.
Una sessione di mercato decisiva
Quella che si apre sarà probabilmente la sessione di mercato più importante dell’era CFG a Palermo. E Osti, dirigente esperto e metodico, appare l’uomo giusto per guidare questa delicata transizione: stabilità, visione e capacità di lavorare sotto pressione sono le doti che gli hanno permesso di guadagnarsi la fiducia dell’ambiente.
Il Palermo ha scelto una direzione chiara, e tutto parte da qui. Da un progetto che riparte con concretezza, e da un direttore sportivo che ha già dimostrato di saper costruire, in silenzio, una squadra che vuole tornare a sognare.