Cellino deferito, memorie giudicate infondate. Il playout si avvicina

Tempi stretti e linea dura. Il caso Brescia si avvicina a una svolta, dopo che la Procura Federale, guidata da Giuseppe Chinè, ha ufficializzato il deferimento dei dirigenti del club lombardo dinanzi al Tribunale Federale Nazionale, contestando gravi violazioni emerse dalle indagini dell’Agenzia delle Entrate e dalla Covisoc.
L’udienza dibattimentale è già stata fissata per il 29 maggio, con la pubblicazione della sentenza attesa subito dopo. La penalizzazione delle Rondinelle è ritenuta ormai più che probabile, come evidenziato da Tullio Calzone sul Corriere dello Sport.
Samp e Frosinone si costituiscono, Salernitana fuori rotta
Pronte a costituirsi Sampdoria e Frosinone come terze interessate nel procedimento. La Salernitana, invece, ha scelto una via alternativa e temeraria, ricorrendo al Collegio di Garanzia del CONI, organo ritenuto non competente in questa fase. La richiesta cautelare del presidente Iervolino è già stata respinta, e l’udienza di merito è stata fissata per il 10 giugno.
Come sottolinea Calzone, la strategia della Salernitana appare controversa: il club granata contesta lo svolgimento del playout con un avversario diverso dal Frosinone e in una data non ancora definita, pur trovandosi in posizione di classifica favorevole (due risultati su tre a disposizione e ritorno all’Arechi). Ma con la penalizzazione in arrivo, Samp-Frosinone è lo scenario che prende forma.
Cellino deferito, memorie giudicate infondate
Il deferimento è un colpo pesante per il presidente Massimo Cellino e per il figlio Edoardo, entrambi accusati di responsabilità diretta. Le memorie difensive presentate sono state considerate dalla Procura «nella forma e nella sostanza totalmente prive di fondamento giuridico».
Assenti anche all’audizione a Roma, i due dirigenti sono stati rinviati a giudizio. Il punto centrale dell’accusa riguarda l’utilizzo di crediti d’imposta inesistenti, per un valore di circa 1,5 milioni di euro. Anche se quei crediti fossero stati validi, la procedura di compensazione adottata dal club era errata e dunque non utilizzabile secondo la normativa fiscale.
Tentata difesa e prospettive nere per il Brescia
I legali del Brescia hanno cercato di sostenere, senza successo, che le eventuali sanzioni dovrebbero essere applicate alla stagione 2025/26. Ma la Procura ha ribadito la validità delle norme vigenti – NOIF e Codice di Giustizia Sportiva – secondo cui la penalizzazione si applica alla stagione in corso, poiché le scadenze non rispettate sono anteriori al 16 marzo.
Il playout si avvicina
Secondo quanto riportato da Calzone, la Lega B, riunitasi in Assemblea sotto la guida del presidente Paolo Bedin, potrebbe calendarizzare lo spareggio salvezza già il giorno successivo alla pubblicazione delle motivazioni della sentenza.
L’ipotesi più concreta resta quella di uno spareggio tra Sampdoria e Frosinone, con il Brescia retrocesso per via della penalizzazione. L’appello, in caso di ricorso, dovrebbe essere discusso entro 7-10 giorni dalla prima decisione.