Come scrive Massimo Norrito su la Repubblica Palermo, non è solo il risultato a raccontare la crisi del Palermo, ma il modo in cui è arrivato. Il 3-0 subito al “Barbera” dal Monza certifica il primo vero passaggio a vuoto della stagione rosanero: un solo punto nelle ultime tre partite, due sconfitte consecutive e un gioco ormai lontano da quello brillante delle prime giornate.

Per Norrito, la sensazione è chiara: la squadra di Filippo Inzaghi ha perso identità e fiducia. Le sconfitte con Catanzaro e soprattutto con il Monza sono segnali preoccupanti per un gruppo costruito con ambizioni di vertice, ma ora incapace di reagire e di imporre il proprio gioco.

Nel suo articolo per la Repubblica Palermo, Norrito evidenzia anche gli errori tattici del tecnico. Inzaghi ha inserito un centrocampista in più – Gomes – accanto a Ranocchia e Segre, lasciando in avanti Le Douaron con Pohjanpalo. Ma la supremazia numerica a centrocampo non si è mai vista. I brianzoli hanno trovato facilmente spazi tra le linee, sfruttando la disorganizzazione di un Palermo spesso in ritardo e impreciso.

Il Monza, pur con prudenza iniziale, ha mostrato solidità e concretezza. Dopo due tentativi estemporanei dei rosanero con Pohjanpalo e Diakitè, la squadra di Paolo Bianco ha preso il controllo del gioco, colpendo prima con Dany Mota – complice un errore difensivo di Pierozzi e Peda – e poi con Izzo, libero di incornare il 2-0 a inizio ripresa.

«Il Palermo – scrive Norrito su Repubblica – sembra non avere idee e si affida alle iniziative dei singoli, che però non reggono l’urto del collettivo brianzolo». Anche i cambi non hanno invertito la rotta: dentro Palumbo, Brunori e Corona, ma la reazione non è mai arrivata. Anzi, proprio Corona si è distinto in difesa, salvando sulla linea in una delle tante occasioni create dal Monza.

Nel finale, Azzi ha chiuso i conti con il 3-0, punendo un Palermo privo di lucidità e personalità. «Sembra mancare qualcuno capace di prendersi la squadra sulle spalle», conclude Norrito su la Repubblica Palermo, sottolineando come il problema non sia solo tecnico, ma anche mentale.

La squadra festeggerà sabato i 125 anni di storia contro il Pescara, ancora al Barbera, ma dovrà farlo in un clima pesante, con la consapevolezza di essere entrata ufficialmente in crisi.