Niente più soluzioni tampone, come accaduto nelle ultime tre stagioni. Il Palermo si prepara a costruire una squadra da vertice, con un’identità chiara fin dall’inizio: il modulo di riferimento sarà quasi certamente il 3-4-2-1, con la possibilità di passare al 3-5-2 a seconda delle esigenze. L’obiettivo, come scrive Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, è trovare quell’equilibrio e continuità che con Dionisi sono mancati. In ogni reparto ci saranno interventi significativi: pochi i punti fermi, tante le lacune da colmare.

Portieri: tutto su Audero, addio a Sirigu e Desplanches

Tra i pali, il piano del Palermo per il 2025/26 prevede Audero titolare (attualmente di proprietà del Como) e Gomis dodicesimo. Restano però alcune incognite: il prezzo fissato dal Como per l’indonesiano e le condizioni fisiche di Gomis, reduce da un grave infortunio.

Sono invece destinati all’addio sia Sirigu, in scadenza di contratto, che Desplanches, il cui prestito non sarà rinnovato. Quest’ultimo ha deluso soprattutto per le difficoltà nel gioco con i piedi, fondamentale nel sistema rosanero.

Difesa: Magnani e Ceccaroni restano, si cercano nuovi braccetti

La linea a tre ripartirà da due certezze: Magnani al centro e Ceccaroni sul centrosinistra. Il resto è tutto da ricostruire. Il braccetto destro non sarà Baniya (non riscattato, tornerà al Trabzonspor) né Diakité, già fuori dai piani da gennaio.

Rientrerà Peda, ma difficilmente sarà titolare. Da rifondare anche la panchina, dove l’unico ricambio dell’ultima parte di stagione, Nikolaou, è in uscita. Serviranno almeno due innesti difensivi, uno per lato, capaci di giocare sia da braccetti che da centrali puri.

Fasce: rivoluzione totale, servono esterni a tutta fascia

Nel nuovo sistema non ci sarà più spazio per gli esterni d’attacco come Di Francesco, Di Mariano e Insigne, tutti in uscita. I profili ideali per le corsie saranno esterni a tutta fascia: Pierozzi e Lund potrebbero restare, ma serviranno comunque due nuovi acquisti, possibilmente più incisivi in zona gol o capaci di ricoprire entrambe le corsie.

Centrocampo e trequarti: idee e incognite

Sebbene non trattato nel dettaglio da Arena, è chiaro che con il 3-4-2-1 servirà più dinamismo e qualità nella zona centrale. Chi si candida a restare sarà valutato attentamente dal nuovo allenatore, che dovrà scegliere se avanzare alcuni interpreti o affidarsi a nuovi innesti sulla trequarti.

Attacco: Brunori-Pohjanpalo confermati, serve un sostituto di Henry

Nel nuovo assetto offensivo si è visto il meglio: Brunori e Pohjanpalo hanno reso bene sia insieme che alternandosi come terminale offensivo. Entrambi resteranno, così come Le Douaron, che nel 3-4-2-1 si è ritagliato uno spazio importante.

Dal mercato si cercherà un profilo simile a Henry, ma con maggiore imprevedibilità. L’obiettivo è dare profondità alla rosa e varietà alle soluzioni d’attacco