
Il Palermo è ancora in corsa per i play-off, ma solo sulla carta. Lo scrive chiaramente Massimo Norrito su Repubblica Palermo, sottolineando come i numeri – e il vantaggio di giocare due gare in casa, l’ultima contro una squadra forse già senza stimoli – lascino aperti spiragli, ma la realtà in campo sia ben diversa.
Secondo Norrito, la squadra rosanero sembra spompata, svuotata fisicamente e mentalmente. Una squadra con la “lucetta della riserva accesa”, che ha dato tutto pur senza aver ancora dato nulla. E proprio ora, quando servirebbe il rush finale per riscrivere un campionato fin qui deludente, il Palermo appare in balìa di sé stesso.
La sconfitta di Cesena – arrivata pochi giorni dopo il tonfo interno col Sudtirol – è emblematica. Ancora una volta, come si legge su Repubblica Palermo, il Palermo ha rinunciato a giocare, consegnandosi agli avversari senza reagire, nonostante alcune situazioni favorevoli nel corso della partita.
Le scelte tecniche di Alessio Dionisi destano perplessità. Alla vigilia della sfida aveva annunciato che avrebbe schierato chi stava meglio fisicamente. Ma – osserva Norrito – «se davvero Diakitè stava meglio dei compagni rimasti in panchina, la situazione è grave». Ancor più difficile da comprendere l’esclusione dall’undici titolare di due giocatori in grande forma come Brunori e Segre, un’altra delle decisioni di Dionisi che, come scrive il giornalista, «è difficile da spiegare, ma a cui ormai ci siamo tristemente abituati».
I numeri raccontano il momento nero: tre sconfitte nelle ultime quattro gare, con un vantaggio sulle inseguitrici completamente dilapidato. Il condizionale è d’obbligo: “qualora arrivassero i play-off”, perché la squadra vista nelle ultime uscite non dà alcuna garanzia di poterseli giocare con convinzione.
«Il Palermo è stanco, in confusione – prosegue Norrito su Repubblica Palermo – e ancora di più lo è il suo allenatore, che dopo aver trovato un equilibrio, lo ha nuovamente stravolto, cercando soluzioni improvvisate a due giornate dalla fine». Un approccio che lascia disorientati e che non trova riscontri né in campo né nei risultati.
Il giudizio, per Norrito, non dipenderà dall’eventuale accesso ai play-off: «Molte cose sono sotto gli occhi di tutti, e non c’è finale di campionato che potrà far cambiare opinione su questa stagione». Il tempo dei processi verrà, ma per adesso resta solo la speranza di un sussulto d’orgoglio, per chiudere la stagione in maniera almeno dignitosa.