Due partite al Barbera per decidere tutto. Il Palermo si giocherà in casa la qualificazione ai play-off contro Frosinone e Carrarese, ma il clima è tutt’altro che sereno. Se fosse una squadra solida, affidabile, i tifosi potrebbero già proiettarsi sugli incroci della post-season, immaginando il percorso verso la finale. Ma la realtà – come scrive Valerio Tripi su Repubblica Palermo – è ben diversa.

La paura di una beffa già vissuta

La brusca frenata delle ultime settimane riporta alla mente lo spettro della stagione 2022-23, quando il Palermo si ritrovò virtualmente qualificato ai play-off alla fine del primo tempo dell’ultima gara, per poi essere beffato al 90’ dal pareggio contro il Brescia. Anche oggi, a due giornate dal termine della regular season, nulla è garantito.

«Tutto si deciderà — sottolinea Tripi su Repubblica Palermo — in un incrocio tra squadre che cercano i play-off e altre che lottano per non retrocedere». E la prima “finale” rosanero sarà venerdì sera contro un Frosinone che ha un solo punto di margine sulla zona play-out e che verrà a Palermo col coltello tra i denti. In contemporanea si giocherà Sampdoria–Salernitana, scontro diretto in coda che potrebbe cambiare gli equilibri di tutta la classifica.

Il vantaggio sprecato e la paura che torna

Il Palermo ha un solo punto di vantaggio su Bari e Cesena, ma non può più contare su scontri diretti favorevoli con i romagnoli e nemmeno sulla “combinazione” dagli altri campi. «La squadra di Dionisi — si legge su Repubblica Palermo — ha dilapidato il vantaggio e si è messa nella condizione di dover dipendere solo da sé stessa, ma col fiato sul collo».

Il calendario delle rivali non è proibitivo: la Cesena affronterà il già retrocesso Cosenza, mentre il Bari se la vedrà col Cittadella, penultimo ma ancora in corsa per i play-out. In questo scenario, anche il Catanzaro, sesto con un punto in più del Palermo, sarà impegnato in una sfida delicata contro il Sassuolo, capolista ma forse senza più stimoli.
Tutto passa dal campo, non dai calcoli

Martedì prossimo si giocherà il recupero dell’ultima giornata, posticipato dopo la morte di papa Francesco. In quell’occasione il Palermo ospiterà la Carrarese, che potrebbe arrivare già salva se otterrà un punto contro il Mantova. Ma, avverte Tripi, «il destino dei lombardi è tutt’altro che scritto, e potrebbero arrivare a giocarsi tutto proprio all’ultima giornata».

Nel frattempo, Dionisi ha lanciato l’allarme in conferenza stampa dopo il ko con il Cesena:

«Forse qualcuno pensava che fossimo già qualificati. Ma se non ci svegliamo, restiamo fuori. Gli errori ci sono stati, da parte dell’allenatore, dei giocatori e della società. Però — ha aggiunto — io non ho mai visto un allenatore fare gol o subirne. Sono il primo responsabile, ma adesso dobbiamo dimostrare di volere davvero i play-off e affrontare il Frosinone come una finale».

Una dichiarazione forte, ma che dovrà essere seguita dai fatti. Come conclude Tripi su Repubblica Palermo, ora non basta più calcolare: serve cuore, lucidità e voglia feroce. Perché solo chi ha davvero fame, alla fine, si prende ciò che vuole.