Giornale di Sicilia: “La strage di Monreale. Un commando all’assalto Le tracce di moto e pistole”

Tre morti, due feriti e una sparatoria in pieno centro. La notte di sangue a Monreale – in via Benedetto D’Acquisto – ha sconvolto la comunità, lasciando una scia di dolore e domande aperte. Come riportato da Fabio Geraci sul Giornale di Sicilia, dietro la carneficina ci sarebbe una spedizione organizzata e non un’esplosione improvvisa di violenza.

In carcere sono già finiti Salvatore Calvaruso, indicato come colui che ha aperto per primo il fuoco, e Samuel Acquisto, accusato di averlo aiutato a fuggire. Ma quella notte, secondo le ricostruzioni riportate dal Giornale di Sicilia, non c’erano soltanto loro. Il commando sarebbe stato composto da una decina di persone, almeno due delle quali armate. Le ordinanze parlano esplicitamente di un’azione coordinata, con soggetti che avrebbero avuto ruoli definiti, quasi militari, come se tutto fosse stato studiato nei dettagli.

Tra i volti ancora da identificare – scrive Geraci – ci sono due figure centrali: un ragazzo con un giubbotto bianco, visto sparare durante la seconda fase dell’agguato, e un uomo descritto come alto un metro e novanta, con barba folta e denti cariati, che avrebbe guidato una grossa moto. È da questa due ruote, riferisce sempre il Giornale di Sicilia, che sarebbero partiti alcuni colpi. Calvaruso, secondo alcuni testimoni, era il passeggero posteriore e avrebbe fatto fuoco da lì. Altri, invece, sostengono che quella moto fosse condotta da Acquisto, ma le caratteristiche fisiche non coincidono con quelle del “barbuto”.

Un elemento chiave dell’indagine è la Bmw nera di grossa cilindrata, intestata a un amico di Acquisto. Quest’ultimo ha ammesso di averla guidata, ma ha taciuto su chi fosse con lui. Fabio Geraci, nel suo pezzo, riporta che oltre alla Bmw, in zona erano presenti almeno altri quattro scooter, tra cui uno SH verde (abbandonato subito dopo la rissa), un Liberty 125 bianco e uno grigio che sarebbe stato guidato da un ragazzo “presumibilmente minorenne”.

Calvaruso, in una dichiarazione spontanea riportata dai carabinieri e citata dal Giornale di Sicilia, ha affermato: «Sono salito a bordo di una moto nera condotta da quel ragazzo che viene chiamato… che a sua volta aveva dietro un’altra persona… eravamo in tre sulla moto». Ma questa versione, come precisa Geraci, non trova conferma né nei filmati né nelle testimonianze raccolte: la ricostruzione è considerata poco attendibile.

Ora la caccia si concentra soprattutto sul ragazzo con il giubbotto bianco. È l’unico ripreso dalle telecamere con quell’indumento, e – secondo quanto scrive il Giornale di Sicilia – si vede chiaramente impugnare un oggetto metallico lucente, molto probabilmente una pistola. A terra sono stati trovati venti bossoli, una quantità che conferma l’uso di più armi da fuoco. Gli inquirenti ritengono che anche il ragazzo in giubbotto bianco abbia sparato sulla folla, insieme a Calvaruso, e sia per questo potenzialmente indagabile per strage.