Iervolino contro Gravina: «Parole inaccettabili, la Salernitana ha subito un’enorme ingiustizia»

Danilo Iervolino rompe il silenzio e risponde duramente alle parole del presidente FIGC, Gabriele Gravina. Lo fa attraverso un’intervista al quotidiano Il Mattino, ribadendo la posizione del club granata dopo la retrocessione maturata ai playout con la Sampdoria, partita giocata – secondo il patron – in condizioni tutt’altro che regolari.
Il presidente federale, nei giorni scorsi, aveva definito «irresponsabile» l’atteggiamento di chi continua ad alimentare polemiche, sottolineando come la FIGC abbia sempre rispettato le regole. Iervolino non ci sta e replica punto su punto: «Premetto che mi dispiace per la città, volevo fare di più e non ci sono riuscito. Mi devo cospargere il capo di cenere e chiedere scusa. Ma voglio ripartire subito. Intanto abbiamo adito la giustizia sportiva ed è nostro diritto andare al TAR dove proveremo a difenderci perché riteniamo di avere subito una enorme ingiustizia».
L’imprenditore sottolinea quella che definisce una grave mancanza istituzionale: «È grave che nessuno dei dirigenti che governano il calcio abbia chiesto scusa. È una mancanza di rispetto nei confronti di Salerno e della società».
Le parole di Gravina lo hanno colpito profondamente: «È stato inelegante e irrispettoso nei miei confronti e in quelli dei salernitani. Noi abbiamo saputo dello slittamento dei playout dagli organi di stampa. Bedin ci ha chiamato soltanto dopo. Il giorno dopo ho chiamato il presidente della FIGC manifestandogli le mie rimostranze».
Infine, Iervolino contesta anche i criteri di regolarità della stagione appena conclusa: «Se per Gravina è una stagione regolare giocare un mese dopo i playout, oppure venire a sapere sei mesi dopo di una penalizzazione, per giunta con questi torti arbitrali subiti… Sono parole assolutamente non condivisibili. Inaspettate rispetto al suo ruolo».
Il presidente granata chiude con amarezza e determinazione: «Giocarsi una categoria a causa di errori arbitrali anche abbastanza banali grida vendetta. Sono sbigottito che il capo dei designatori non abbia detto nulla. Non ci fermeremo: Salerno e la Salernitana meritano rispetto».