Rosanero in ritiro a Châtillon. Girola: «Aspettiamo il Palermo con orgoglio. I giocatori soggiorneranno in una struttura di alto livello»

Altra stagione, altro ritiro. Il Palermo si appresta a preparare la nuova stagione sportiva, in attesa del nuovo tecnico, partendo dalla prima tappa fondamentale: il ritiro estivo 2025/2026. Quest’anno, i rosanero approderanno in Valle d’Aosta, in particolare a Chatillon-Saint Vincent, località già nota per aver ospitato in passato club come il Cagliari e la Juventus.

Per parlare del prossimo ritiro rosanero, l’Assessore allo Sport Luigi Girola è intervenuto ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com, illustrando le strutture che accoglieranno i calciatori del Palermo. Di seguito le sue parole:

Assessore, felici di ospitare il Palermo?

«Siamo molto felici di ospitare il Palermo. È una società storica, che identifica una regione, un’isola. Una squadra molto identitaria, che conferisce al nostro comune molte possibilità di crescita. Quando ci è stata prospettata l’idea del Palermo a Chatillon, abbiamo fatto il possibile per concludere l’intesa, sempre in sinergia con il comune di Saint-Vincent e la Regione. Siamo contenti di dare un contributo affinché il ritiro possa incidere positivamente sulla stagione sportiva».

Ci racconti: quali strutture ospiteranno i rosanero?

«Lo stadio si trova nel comune di Chatillon. Il campo, che per anni è stato un punto fisso per squadre professionistiche, ha un collegamento interno che evita il contatto diretto con il pubblico. In contesti come quello del Palermo, con un grande numero di tifosi al seguito, ciò consente di raggiungere il palazzetto adiacente tramite un percorso dedicato. È collegata anche un’area sportiva molto ampia con campi da tennis, padel e una palestra completa. Lo stadio dispone di quattro spogliatoi e due tribune (Sud e Nord) con una capienza di circa 3.000 persone. Un altro punto di forza è la vicinanza con il parco di un castello, che permette ai giocatori di allenarsi anche al suo interno».

In quale albergo alloggerà il Palermo?

«I giocatori soggiorneranno in una struttura di alto livello. Saint-Vincent, anche grazie alla presenza del Casinò, dispone di grandi strutture ricettive, tra cui l’Hotel Billia, probabilmente il più prestigioso di tutta la Valle d’Aosta. Anche il Cagliari ha alloggiato lì: la struttura è dotata di piscina, spa e tutti i servizi di un grande hotel. Inoltre, ha un corridoio di collegamento diretto con il Casinò. Parliamo di una struttura che potrà garantire il massimo per il buon esito del ritiro».

Sono previsti lavori sul campo?

«Effettueremo la consueta manutenzione ordinaria del campo, attualmente in gestione alla squadra locale di Saint-Vincent. Il Comune si occuperà anche di alcuni interventi straordinari. Quest’anno, grazie a finanziamenti dedicati, miglioreremo la qualità del manto erboso. Il campo è al momento chiuso proprio per permettere interventi delicati, così da essere pronto entro metà luglio».
Avete già ospitato altri club professionistici…

«Chatillon è stata – e continua a essere – sede di ritiro per club di primo livello. Penso, per esempio, alla Juventus, che ha spesso scelto la nostra località anche per la possibilità di isolamento interno, nel caso l’allenatore volesse maggiore tranquillità. Anche il Torino è stato nostro ospite, così come il Cagliari nelle ultime due estati, prima con Ranieri e poi con Nicola. Abbiamo anche accolto squadre straniere di alto livello. Il nostro comune vanta un’ottima tradizione in materia di ritiri calcistici».

Cosa vi aspettate con l’arrivo del Palermo?

«Ci aspettiamo molto. Il Palermo è una delle squadre più importanti del nostro Paese, con una forte identità e una tifoseria numerosa e appassionata. La nostra intenzione è soddisfare ogni esigenza del club, ma anche far conoscere i nostri impianti e le bellezze naturali del nostro territorio. Aspettiamo con orgoglio il Palermo e i suoi tifosi, con la speranza che questo ritiro possa essere il trampolino per migliorare il risultato dei playoff della scorsa stagione e tornare finalmente nella categoria che il Palermo merita».