Un dramma che ha scosso l’intero ambiente giallorosso. Come racconta Elio Donno sul Corriere dello Sport, ieri mattina il Lecce si è risvegliato nel ritiro di Coccaglio (Brescia) in un silenzio irreale: Graziano Fiorita, fisioterapista osteopata della prima squadra, è stato trovato senza vita nella sua stanza d’albergo. Aveva solo 47 anni. Secondo le prime ipotesi, la causa sarebbe un arresto cardiaco.

Fiorita era una presenza insostituibile per la squadra, sempre tra i primi ad arrivare negli spogliatoi. Il suo mancato arrivo a colazione e al campo ha subito insospettito i colleghi. È stato il medico sociale Congedo, preoccupato dall’assenza, a chiedere all’altro fisioterapista Camassa di controllare in camera. Poco dopo, la tragica scoperta.

Il primo ad essere informato è stato il presidente Saverio Sticchi Damiani, che ha vissuto in ritiro gli attimi drammatici insieme alla squadra. Poi l’allenatore Luca Gotti, e infine i giocatori: la notizia ha lasciato tutti sconvolti. «Graziano era l’amico di tutti», scrive ancora Donno. La vicenda ha riportato alla memoria quella di Davide Astori nel 2018, un altro lutto improvviso nel calcio italiano.

Padre di quattro figli, l’ultimo di poco più di un anno, Graziano era un vero simbolo per il Lecce, punto di riferimento per decenni di calciatori. Figlio d’arte – il padre Fernando fu massaggiatore giallorosso per dieci stagioni – era stato assunto nel 1999 ed era diventato uno dei volti storici del club. Anche ex tesserati ora lontani da Lecce hanno voluto esprimere la loro commozione e vicinanza alla famiglia.

La partita contro l’Atalanta, inizialmente prevista per giovedì, è stata rinviata a domenica sera alle 20:45, ma la decisione non ha soddisfatto il Lecce, che resta ancora sotto shock. Il club ha annunciato che oggi la squadra non si allenerà, ma domani dovrà comunque partire per Bergamo. Nel frattempo, la salma di Fiorita resta a Brescia, in attesa dell’autopsia prevista per lunedì.

Nel suo comunicato ufficiale, l’U.S. Lecce ha espresso il dolore di tutta la società: «In questo momento di dolore profondo e di totale incredulità, il club può solo stringersi intorno alla moglie Azzurra, ai figli Carolina, Davide, Nicolò e Riccardo, alla mamma Francesca e a tutti i familiari». Un dolore collettivo che ha colpito non solo una squadra, ma l’intero mondo del calcio.