
Ordine, lucidità e spirito di squadra: Alessio Dionisi indica la strada per il rush finale del Palermo, che domenica sarà impegnato in un delicatissimo scontro diretto al “Ceravolo” contro il Catanzaro. Come riportato da Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, il tecnico rosanero ha lanciato un appello chiaro: “È arrivato il momento di essere tutti uniti veramente – ha dichiarato Dionisi – non ci sarà tempo per trovare colpevoli. C’è un obiettivo da inseguire e serve il supporto di tutti”.
L’allenatore toscano ha anche raccontato come ha vissuto il rinvio del match contro la Carrarese: “Eravamo in hotel quando è arrivata la notizia. Abbiamo sfruttato la giornata per fare una partitella, valorizzando il lavoro della settimana”.
Nel mirino c’è il Catanzaro, una squadra solida, attualmente a +3 sui rosa, e con un ambiente caldo che potrà contare su oltre 10.000 spettatori. Dionisi non cerca scuse per l’assenza del tifo rosanero, dovuta al divieto imposto dalla Prefettura: “Mi dispiace giocare senza il nostro pubblico – ha sottolineato – ma sarà uno stimolo in più per andare oltre e capire quanto siamo cresciuti. A Bari non abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Stavolta vogliamo un esito diverso dall’andata”.
Dionisi, come sottolineato da Arena su Il Giornale di Sicilia, ha ribadito che l’obiettivo resta migliorare la classifica: “Siamo dentro un gruppo di squadre in lotta per le migliori posizioni. Dobbiamo guardare la classifica, ma senza peggiorare la nostra situazione. A fine stagione tireremo le somme, ora bisogna lavorare sugli errori senza cercare colpevoli”.
Il tecnico ha anche parlato dell’identità del Catanzaro: “Gestiscono bene il possesso palla e sono tra le squadre che hanno perso di meno. Se avessimo avuto la loro costanza, saremmo stati ancora più in alto”. Un’ultima riflessione anche su Di Francesco: “Siamo agli sgoccioli, ma credo che per questa partita non ce la farà”.
Domenica al “Ceravolo” il Palermo è chiamato a dimostrare maturità e profondità di rosa. “Sarà importante valorizzare tutti i giocatori – ha concluso Dionisi – perché in cinque gare ravvicinate serviranno forze fresche e grande compattezza”.