Calaiò e quel “no” al Palermo: «Avevo dato la mia parola al Napoli»

Emanuele Calaiò, ex bomber protagonista della doppia promozione del Napoli dalla Serie C alla Serie A, è tornato a raccontare i momenti più importanti della sua carriera in un’intervista rilasciata a Il Mattino. Tra ricordi, emozioni e una nuova vita tra radio, padel e teatro, l’ex attaccante ha rievocato anche un aneddoto significativo che riguarda il Palermo e l’allora presidente Zamparini, mai dimenticato dai tifosi rosanero.

«Per il Napoli ho rifiutato squadre di Serie A – ha rivelato Calaiò – e tra queste c’era proprio il Palermo di Zamparini. Firmavo con il Napoli in un hotel quando il mio procuratore mi passò il telefono: “C’è il presidente Zamparini, vuole portarti al Palermo in Serie A”. Io sono palermitano e quella era un’offerta importante anche economicamente, ma avevo già dato la mia parola a Marino a Lanciano».

Calaiò, cresciuto a Palermo, non esitò a scegliere la piazza partenopea nonostante l’interesse concreto dei rosa:

«Ho sempre sposato i progetti e non la categoria. Il Napoli era in C, ma sapevo che in due anni sarebbe andato in A. Dissi a tutti: “In Serie A ci vado col Napoli”».

Il “no” a Zamparini – come spiega lo stesso Calaiò – fu una decisione netta e personale:

«Zamparini e Foschi chiamarono anche mio padre per convincermi, ma io non mi mossi dalla mia scelta. Avevo dato la parola. Litigai anche con mio padre e con il procuratore. Ma non avevo dubbi».

Il legame con la città di Palermo emerge anche nel confronto con Napoli, dove Calaiò ha scelto di vivere con la sua famiglia al termine della carriera:

«Palermo è più piccola, ma il calore, la passione e la simpatia della gente sono le stesse che ho trovato a Napoli. Non ho avuto difficoltà ad ambientarmi».

Un passaggio che sottolinea l’identità forte e condivisa tra le due città del Sud, accomunate – secondo Calaiò – da una straordinaria umanità.
Oggi, l’ex attaccante è dirigente al Savoia, conduttore radiofonico e si prepara a debuttare a teatro con lo spettacolo “Il viaggio azzurro”, affiancato da ex compagni e volti noti del Napoli anni Duemila.

Una carriera ricca di capitoli importanti, ma anche segnata da scelte di cuore. Come quel rifiuto al Palermo che ha cambiato il suo destino, ma non il legame con la sua città d’origine.