Barbera agibile con deroga per la Serie B: corsa contro il tempo per Euro 2032

Il Renzo Barbera ottiene il via libera per l’agibilità in vista della prossima stagione di Serie B. La conferma arriva con riserva, grazie a una serie di deroghe concesse a fronte di interventi infrastrutturali ancora da completare, e in un quadro che lascia lo stadio palermitano in uno stato di cantiere permanente.
Deroghe e prescrizioni: cosa manca
Come spiegato da Valerio Tripi su Repubblica Palermo, le prescrizioni previste dalla Lega B, meno stringenti rispetto alla Serie A, hanno consentito di superare l’ostacolo senza costringere il Palermo a cercare una sede alternativa per le partite interne. Tuttavia, permangono criticità tecniche, per cui sono state concesse deroghe temporanee. Tra queste:
Servizi igienici insufficienti (rapporto bagno/utenti non conforme)
Impianti antincendio non adeguati
Assenza di illuminazione d’emergenza
Necessità di impermeabilizzazione della copertura della tribuna
Tutti interventi noti, su cui il Palermo è già intervenuto anticipando i costi, vista la lentezza degli iter comunali.
L’ostacolo della convenzione
Il nodo centrale resta la convenzione per la concessione dello stadio, il cui iter si è fermato dopo che la bozza condivisa tra Comune e società (tra febbraio e marzo) non è mai arrivata in consiglio comunale. Senza la convenzione, il Palermo non può investire nella riqualificazione strutturale del Barbera e, come sottolineato dal club, potrebbe limitarsi ai soli interventi minimi per mantenere l’agibilità dell’impianto attuale.
Il rischio è quello di perdere la candidatura a ospitare gli Europei 2032, un obiettivo dichiarato dalla società rosanero. Per questo motivo, l’agibilità concessa ora è solo temporanea e vincolata, con verifiche semestrali obbligatorie a fronte di un certificato di idoneità statica rilasciato per soli cinque anni, rispetto ai dieci usuali.
Una sfida politica oltre che sportiva
Il club ha dunque le idee chiare e, senza garanzie concrete da parte dell’amministrazione, potrebbe rivedere i propri piani di investimento sullo stadio. Per adesso il Barbera è salvo, ma il futuro dell’impianto e la partecipazione a Euro 2032 restano appesi alla volontà politica di concludere l’iter per la concessione. Una corsa contro il tempo, dentro e fuori dal campo.