Athletic Club Palermo, Perinetti esplode: «Così non si può andare avanti»
L’Athletic Club Palermo esce dal “Velodromo” di Palermo con un 2-2 che brucia, maturato all’ultimo secondo contro la Vibonese. Ma il tema del giorno non è il risultato: è la rabbia del direttore generale Giorgio Perinetti, che nel post-gara ha affidato ai microfoni tutta la sua frustrazione per una gestione arbitrale che, a suo dire, si ripete da settimane e sta penalizzando la squadra nero-rosa.
Il pari, arrivato dopo una prestazione solida e condizionata dall’ennesima espulsione — questa volta ai danni di Bova — ha fatto traboccare un malcontento che Perinetti non vuole più tenere sotto traccia.
Perinetti denuncia: «Una gestione che non capisco»
Il dirigente è partito da un elogio ai suoi giocatori, subito trasformato in una denuncia aperta:
«La squadra ha fatto ancora una volta una grande prestazione, giocando un calcio fluido nonostante tante assenze. Abbiamo dovuto superarci. Ma nell’elogiare i ragazzi devo spiegare cosa avviene sistematicamente da molte domeniche nelle direzioni arbitrali. Io non contesto gli episodi, quelli sono semplici: non mi convince la gestione delle partite».
Perinetti ha poi sottolineato una disparità evidente nel metro dei cartellini:
«Ci sono squadre che si difendono e ricorrono sistematicamente ai falli senza ricevere cartellini. Il nostro Grillo è stato ammonito dopo pochi minuti. Poi siamo rimasti in dieci. È difficile da spiegare ai miei giocatori, perché ci troviamo spesso in questa situazione. Anche il recupero ieri è stato allungato in maniera impropria».
Il direttore generale ha infine lasciato intendere che la sua pazienza potrebbe essere arrivata al limite:
«Non riesco a spiegare l’acrimonia e l’avversione che paghiamo sempre noi. Al 98’ è stato trovato il modo di espellere Maurino, con la partita finita. Se io non sono in grado di spiegare ai miei giocatori cosa succede, forse è meglio che io non stia qua. Sono deluso, rammaricato e dispiaciuto. Farò le mie considerazioni, forse è meglio che mi faccia da parte».
Una spaccatura da non sottovalutare
Le parole di Perinetti pesano. Non solo perché arrivano da un dirigente esperto, abituato a palcoscenici ben più importanti, ma perché accendono i riflettori su un malessere che rischia di avere conseguenze concrete.
L’eventualità di dimissioni — ventilata apertamente — sarebbe uno shock per l’ambiente nero-rosa, impegnato in una stagione ambiziosa e fin qui di alto livello.
