Salernitana in attesa: playout sospesi, ricorsi e tensioni. Iervolino carica la squadra

In attesa di sapere quando (e se) si giocheranno i playout, la Salernitana si allena a testa bassa, con un unico obiettivo: farsi trovare pronta. Il patron Danilo Iervolino è tornato al centro sportivo Mary Rosy, ha parlato alla squadra, si è complimentato per gli ultimi risultati e ha ricordato che, dopo sei finali già giocate, ne restano due da vincere.
Come racconta Pasquale Tallarino su Il Mattino di Salerno, in questo momento l’aspetto mentale è decisivo: creare normalità, ritualità, concentrazione. Il clima resta incerto, ma Iervolino ha ribadito alla squadra e allo staff la volontà di non lasciare nulla di intentato, anche sul piano legale. La società granata – ha detto – combatterà in punta di diritto e in tutte le sedi, compresa la giustizia ordinaria.
Playout congelati e partita legale in corso
La Salernitana avrebbe dovuto affrontare il Frosinone. Ma il caso Brescia – per cui è attesa giovedì l’udienza al Tribunale Federale Nazionale (TFN) – ha congelato tutto. La sospensione dei playout è avvenuta con il comunicato ufficiale n. 211 del 18 maggio, e da allora la situazione è rimasta sospesa. Intanto i playoff, come ricorda il ds della Juve Stabia Lovisa (intervistato da Tuttomercatoweb), vanno avanti, e proprio la Salernitana risulta la più penalizzata da una decisione fondata, per ora, su mere presunzioni di penalizzazione.
«È indubbio che la Salernitana abbia tanto da perdere da questa situazione inaspettata», ha dichiarato Lovisa.
Il secondo ricorso e la mossa al CONI
Sul fronte giuridico, la Salernitana ha presentato una seconda istanza al CONI, chiedendo che sia la Sezione ammissioni e iscrizioni ai campionati a pronunciarsi sulla sospensione dei playout. Il Collegio di Garanzia del CONI ha però rigettato il carattere d’urgenza e ha rinviato tutto al 10 giugno, creando un imbuto procedurale: prima di allora non è possibile né fare ricorso al TAR, né agire davanti al TFN.
Come spiega ancora Tallarino su Il Mattino di Salerno, si spera che la sezione competente del CONI decida prima del 10 giugno, così da liberare la strada verso un’eventuale azione cautelare al TAR o al TFN. Altrimenti si rischia di far slittare ulteriormente ogni decisione, col pericolo che la clessidra si svuoti.
Cosa succede il 29 maggio
La data chiave è giovedì 29 maggio, quando il TFN si esprimerà sul deferimento del Brescia. La sentenza potrebbe arrivare la sera stessa o entro il giorno seguente (30 maggio). In caso di penalizzazione – si parla di un possibile -4 – le Rondinelle retrocederebbero, rimescolando la classifica e riattivando i playout con la Salernitana contrapposta alla Sampdoria, oggi retrocessa sul campo.
In caso di rinvio alla Corte d’Appello per un secondo grado, tutto slitterebbe ancora, ma nel frattempo il Consiglio Federale di domani potrebbe stabilire una finestra orientativa per la disputa degli spareggi. In quel caso, il quadro operativo si chiarirebbe.
Salernitana parte civile?
Intanto, il club granata sta valutando se costituirsi formalmente in giudizio, come parte interessata nel procedimento contro il Brescia. La mossa consentirebbe alla società di tutelarsi meglio e di affermare il proprio diritto sportivo, conquistato sul campo.