Pisa, è Serie A dopo 34 anni: «Per vincere servono tempo, visione e anche delusioni»

Il Pisa torna in Serie A dopo 34 anni di attesa. Nonostante la sconfitta sul campo del Bari, i nerazzurri ottengono la promozione matematica con due giornate di anticipo, grazie a un percorso costante, coerente e costruito nel tempo. A raccontare l’emozione del traguardo è il direttore generale del club, Giovanni Corrado, tra i protagonisti della rinascita pisana.

«È stata tanto dura. Tante volte, per ottenere grandi risultati, bisogna passare attraverso cocenti delusioni. Tre anni fa, dopo la sconfitta col Monza, dissi che non era questione di se, ma di quando».

La linea seguita dalla società non è mai cambiata, nonostante incomprensioni e critiche lungo il cammino:

«Per vincere serve tempo. Ci sono percorsi che vanno affrontati in un certo modo. A tratti è stato difficile anche solo far capire alla gente cosa stavamo costruendo, ma avevamo un disegno preciso e sapevamo dove volevamo arrivare».

Alcune scelte, inizialmente poco comprese, si sono rivelate fondamentali:

«Tramoni e Canestrelli sono arrivati due anni fa. Il loro modo di giocare forse non è stato subito accettato, ma faceva parte della nostra idea. Oggi siamo contenti di aver insistito su questo tipo di filosofia».

Corrado ha poi voluto condividere la promozione con chi ha vissuto ogni passaggio del percorso al suo fianco:

«Dedico questo risultato a tutte le persone che mi sono state vicino. Sapevano che era una strada difficile, ma anche che avrebbe pagato. Hanno creduto in noi».

Infine, uno sguardo lucido su ciò che questa promozione rappresenta per il club:

«Sentiamo l’affetto che ci circonda, ma siamo qui per lavorare e per costruire. Questo era il nostro obiettivo, ci siamo arrivati. E lo abbiamo fatto nel modo in cui volevamo».