Perinetti: «Il mercato è diventato asettico. All’Athletic Palermo porto esperienza e sogni»

In un’intervista rilasciata a Lorenzo Aprile per Tuttosport, Giorgio Perinetti racconta la sua nuova sfida all’Athletic Palermo e analizza i cambiamenti del calciomercato moderno.

Il dirigente, che ha attraversato tutte le ere del pallone italiano, ha accettato nei mesi scorsi l’incarico nel club palermitano, nato come realtà dilettantistica e oggi approdato in Serie D. «L’Athletic è partito pochi anni fa con tre soci per divertimento – spiega Perinetti a Tuttosport –. Ora i membri sono 11, e io cerco di portare la mia esperienza per coordinare le attività. La nostra rosa è una multinazionale del pallone, con argentini, polacchi, austriaci e tanti siciliani. L’obiettivo è mantenere la categoria, crescere e potenziare il settore giovanile».

Sul calciomercato, Perinetti individua la differenza principale negli intermediari: «Oggi hanno un ruolo centrale, ma hanno finito per complicare i rapporti tra le società. Pensate a Inter e Atalanta, che per trattare pur stando a 40 km di distanza si affidano a questi professionisti. Si è disumanizzato il mercato: una volta era fatto di rapporti, cene, incontri dal vivo. Ora è nervoso e asettico».

L’ex dirigente di Palermo e Roma critica anche la durata delle sessioni: «È una follia che il mercato chiuda a campionato iniziato. Si aumenta la pressione su tecnici e giocatori. Non a caso l’anno scorso sono saltate 13 panchine su 20 in Serie A. Manca progettualità, si naviga a vista. E le big – Inter, Milan, Napoli e Juve – hanno chiuso i colpi principali nelle ultime ore di mercato».

Perinetti ricorda con nostalgia gli anni degli hotel milanesi, scenario delle trattative più incandescenti: «Allora i contratti erano cartacei e andavano depositati fisicamente. Ti chiudevi in una stanza e vedevi di tutto: urla, liti, schiaffi. Un circo bellissimo. Oggi i contratti sono digitali, i giocatori firmano in vacanza, i procuratori gestiscono tre trattative insieme, le società restano nelle loro sedi. Non è facile venirsi incontro da dietro uno schermo: le videocall sono impersonali e rarefatte».

Una carriera tra intuizioni, rischi e passione, che Perinetti continua a vivere con lo stesso entusiasmo di sempre, ora al servizio dell’Athletic Palermo.