Repubblica: “Palermo a due facce, buon gioco ma addio alla Coppa Italia”
Il Palermo lascia la Coppa Italia dopo la sconfitta per 2-1 a Udine, ma lo fa con la consapevolezza di aver giocato alla pari per larghi tratti. Come racconta Massimo Norrito su la Repubblica Palermo, la squadra di Inzaghi ha mostrato coraggio e intensità per gran parte del primo tempo, salvo crollare nel finale della frazione sotto i colpi di Zaniolo e Miller.
Il tecnico rosanero ha scelto di dare spazio a tanti volti nuovi: prima presenza assoluta per Vasic, Peda schierato centrale accanto a Veroli, Giovane più avanzato e il giovane Corona al centro dell’attacco. Una formazione sperimentale che, come evidenzia Massimo Norrito su la Repubblica Palermo, non ha mostrato timori reverenziali di fronte a un’Udinese con diversi titolari in campo.
Corona è stato il protagonista della prima parte di gara, con quattro conclusioni nei primi 15 minuti e una presenza costante nell’area friulana. Il Palermo ha tenuto il pallino, con un dato eloquente: 5-0 il conto dei calci d’angolo a favore. Ma come ricorda Massimo Norrito su la Repubblica Palermo, nel calcio contano i gol. E l’Udinese, alla prima occasione vera, ha colpito due volte in tre minuti: prima Zaniolo al 41’, con un sinistro deviato da Veroli, poi Miller al 44’, abile a ribadire in rete dopo una respinta di Joronen.
Nella ripresa Inzaghi ha provato a dare più sostanza inserendo Augello, Palumbo e Ranocchia, poi costretto a uscire per infortunio. Anche Brunori è entrato per dare peso offensivo, ma l’unico guizzo è arrivato nel recupero, quando Peda ha accorciato le distanze con un colpo di testa. Nonostante il forcing finale, il 2-1 ha consegnato la qualificazione all’Udinese e la prima sconfitta stagionale al Palermo.
Come sottolinea Massimo Norrito su la Repubblica Palermo, resta la sensazione di una squadra viva e in crescita, pronta a riversare tutte le energie sul campionato. Sabato i rosanero affronteranno il Cesena in un big match che profuma già di svolta per la stagione.
