Palermo piange Enzo Ferrari, l’allenatore della rinascita: «Era una persona eccezionale»

Una giornata triste per il calcio italiano e per il mondo rosanero. Nella giornata di ieri si è spento a 82 anni Enzo Ferrari, figura centrale nella storia del Palermo sia da calciatore che da allenatore. Nato a San Donà di Piave il 21 ottobre 1942, Ferrari vestì la maglia rosanero dal 1968 al 1972, prima di tornare da allenatore nella stagione 1990/91, conducendo la squadra a una storica promozione in Serie B.
Tra le tappe significative della sua carriera anche Udinese, Padova, Triestina e una prestigiosa parentesi sulla panchina del Real Saragozza nella Liga spagnola (1984/85), oltre all’ultima esperienza alla guida dell’Arezzo nel 2001/2002. Allenò anche l’Udinese ai tempi di Zico, dimostrando sempre grande capacità di gestione tecnica e umana.
In un comunicato ufficiale, il Palermo ha ricordato così il suo ex tecnico:
«Il Palermo FC esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Enzo Ferrari, calciatore rosanero dal 1968 al 1972 e allenatore del Palermo nella stagione 1990-1991»
Il ricordo di Pietro De Sensi: “Ci diede una svolta mentale”
A ricordare con commozione Ferrari è Pietro De Sensi, colonna difensiva del Palermo promosso in B proprio con lui in panchina. In quella stagione, il difensore collezionò 34 presenze, diventando un punto di riferimento nello scacchiere rosanero.
«Di Ferrari ho un ricordo bellissimo – ha dichiarato a Salvatore Orifici del Giornale di Sicilia – Era una persona allegra, disponibile, un vero professionista. Lo ricorderò sempre con affetto»
De Sensi rievoca anche la svolta mentale che Ferrari seppe imprimere alla squadra:
«Arrivò dopo quattro giornate e seppe subito toccare le corde giuste. A dicembre avevamo praticamente già ipotecato la promozione»
Tuttavia, nella seconda parte di stagione la squadra conobbe un momento di flessione che portò la dirigenza a decidere un lungo ritiro a Cefalù, da febbraio fino a fine campionato:
«Rimanemmo in ritiro dal martedì alla domenica per quattro mesi. Ma con lui non fu mai pesante. Era sempre sorridente, ci trasmetteva serenità»
Enzo Ferrari lascia un segno profondo nel cuore di chi lo ha conosciuto e ammirato. Uomo di campo, leader silenzioso, profondo conoscitore delle piazze in cui ha lavorato, resterà per sempre una figura amata e rispettata nella storia del Palermo.