C’è chi non crede nel destino, chi invece si lascia trasportare dalle sue braccia. Ma nel calcio, spesso, il destino riesce sempre a mostrare un lato del suo volto. Quante volte questo sport ci ha dato l’impressione che fosse tutto scritto, che il finale di una partita, di una stagione, di un’azione avesse un epilogo prevedibile o fosse accompagnato da coincidenze fin troppo precise.

La storia tra Brunori e il Palermo rientra tranquillamente in una di queste dinamiche. Talmente importante e strana da sembrare progettata a tavolino. E così, come aveva raggiunto l’apice della gioia con il gol su rigore che sancì la promozione in Serie B del Palermo nella finale playoff contro il Padova, allo stesso modo, quattro anni dopo, proprio contro il Padova, Brunori saluta.

Brunori saluta, ad attenderlo la Samp.

Lacrime, applausi, mano sul cuore. Uno strano scherzo dell’universo, ancora una volta con il Padova nel destino. Brunori saluta: tra poche settimane non sarà più un calciatore del Palermo. Ad attenderlo c’è la Sampdoria, con un obiettivo complicato da raggiungere.

Il numero 9 è e resterà comunque nella storia del club, simbolo di una città assetata di rinascita e rilancio. Così come la scelta del Palermo fu per lui un modo per risollevare una carriera che, in quel momento, faticava a spiccare il volo.
Ma nel calcio moderno, più che mai, lo si sa: non esistono più bandiere. E forse è giusto così, per il bene comune. Quel che è certo è che questa storia meritava di gran lunga un finale migliore, perché Brunori quella maglia l’ha sempre onorata, nonostante qualche polemica di troppo.

Forse la società ha voluto metterlo da parte, nonostante abbia sempre dimostrato di essere tra i migliori attaccanti del campionato cadetto. Da due stagioni in B con numeri incredibili, ad una serie di problematiche quasi inspiegabili. Fino all’arrivo di Filippo Inzaghi, che sembrava aver ridato minuti, maglia e fiducia a Brunori per poi toglierla dopo poco tempo.

Ma il calcio è così, a volte per nulla meritocratico. Adesso è quasi certo che il n. 9 ed il Palermo si rincontreranno, da avversari. Intanto rimarrà il ricordo di un ultimo saluto,  di una storia nella storia per sempre scritta nella memoria della rinascita del nuovo Palermo.