“P-INK IT”, la nuova campagna del Palermo FC: quando un gesto rosa cambia tutto

Uno zio che colora una bici per il nipote, una giovane coppia che inaugura la propria casa pitturando una parete, un cantante lirico che sfida il galà con uno smoking fuori dagli schemi: piccoli gesti, carichi di significato, che nel nuovo video del Palermo FC finiscono per colorare l’intero mondo di rosa. È questo il concept di “P-INK IT”, la campagna ufficiale del club rosanero che accompagna la stagione 2024/25 e celebra il primo completo interamente pink della storia del Palermo.

Il video – diretto da Riccardo Lupo e Nicola Bettoni, già registi della premiata “This is where I belong” – racconta una trasformazione surreale ma profondamente simbolica: il mare di Mondello, lo stadio Barbera, perfino i palazzi del CEP intorno al murale di Totò Schillaci si tingono di rosa. Proprio in quel quartiere, il Palermo costruirà un nuovo campo da calcio per i ragazzi, in collaborazione con l’artista Igor Scalisi Palminteri e la Fondazione Federico II.

La narrazione si muove sulle note della Turandot e culmina in un’immagine potente: la cantante palermitana Beatrice Quinta, in abito rosa, canta sulla sabbia di Mondello. Un invito collettivo a fare ognuno il proprio “gesto rosa”, piccolo o grande che sia, per migliorare la propria vita e quella degli altri.

«”P-INK IT” è molto più di uno slogan – ha spiegato Gaetano Lombardo, direttore marketing e comunicazione del club – è un invito ad agire con speranza, orgoglio e passione. Il rosa diventa simbolo di valori positivi che vanno oltre il calcio».

Il video si chiude con un tributo speciale a Ferruccio Barbera, figlio del leggendario presidente Renzo, scomparso vent’anni fa. A lui si deve, con il figlio Lorenzo e un team creativo, la celebre campagna del 2004: «Quando tutti vedevano solo nero, noi vedevamo anche rosa».

Il progetto accompagnerà il club fino al 125º anniversario, il prossimo 1° novembre. Un omaggio all’identità rosanero e alla città di Palermo, che trova in quel colore non solo una maglia, ma un modo di essere.