Mi hanno venduto PER FARE CASSA: attacco diretto all’allenatore | Scoppia il caso in serie A

Juventus Stadium (LaPresse) Ilovepalermocalcio

In casa Juve la situazione non è semplicissima, con il club che prepara le ultime, decisive mosse di mercato prima del “via” ufficiale 

Il nuovo anno è ormai alle porte, ma in casa Juventus il lavoro non è affatto finito. Il mercato bianconero è infatti ancora in pieno fermento, con la dirigenza impegnata ad incastrare le ultime tessere di un puzzle (abbastanza) complesso. L’obiettivo è chiudere alcune operazioni in uscita per poter finanziare gli acquisti mirati, soprattutto in due reparti fondamentali: l’attacco e il centrocampo.

La situazione in avanti resta delicata, con i casi Vlahovic e Kolo Muani che continuano a essere monitorati. Un’eventuale cessione importante permetterebbe di reinvestire subito su un attaccante di livello, ma al momento non sono arrivate offerte in grado di convincere la società. Il ds e l’allenatore Tudor sanno bene che il tempo stringe e che il rischio è arrivare alla prima giornata con una rosa ancora incompleta.

Non solo il reparto offensivo: anche a centrocampo la situazione è bloccata. Per vedere Matt O’Riley del Brighton in maglia bianconera, sarà necessario che almeno uno degli attuali mediani lasci Torino. Come riportato da Tuttosport, il candidato principale alla cessione è Douglas Luiz, che grazie al suo valore di mercato garantirebbe le risorse necessarie per convincere il Brighton a lasciar partire il danese con la formula del prestito oneroso e obbligo di riscatto condizionato, per un totale di circa 30 milioni di euro.

Arthur e Miretti, al momento, restano in stand-by: la Juventus non ha ancora ricevuto proposte concrete, ma tiene pronte delle alternative meno costose. In particolare, sono stati sondati Andrey Santos del Chelsea e l’ex Milan Frank Kessie, opzioni che potrebbero essere più accessibili dal punto di vista economico.

“Ciao ciao: dobbiamo far cassa” 

Situazione particolare, intanto, è quella che riguarda una delle operazioni in uscita già concluse, ovvero quella di Samuel Mbangula. Il belga, cresciuto nel settore giovanile della Juventus, ha salutato Torino per trasferirsi al Werder Brema. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, il giocatore ha raccontato le sue prime sensazioni: “Mi sento già uno della famiglia, l’ambientamento procede bene. In Germania ho trovato un calcio più libero e meno tattico rispetto alla Serie A e sono convinto che mi troverò a mio agio. L’allenatore Steffen mi sta impiegando da ala e trequartista, e spero di chiudere la stagione in doppia cifra tra gol e assist”.

A proposito della Juventus, Mbangula non nasconde certo un “pizzico” di nostalgia: “Certo che mi manca, come mi manca Torino. Ma la società mi ha spiegato che era necessario vendermi per fare cassa. Tornare un giorno? Perché no…”.

Igor Tudor (LaPresse) Ilovepalermocalcio

L’attacco diretto al tecnico

Mbangula ha anche parlato del suo rapporto con Tudor: “Durante il Mondiale in America ho detto al mister che ero disposto a giocare in più ruoli pur di restare in squadra, ma mi ha detto che non rientravo nei suoi piani”. Parole che testimoniano la chiarezza, seppur dolorosa, del confronto con l’attuale tecnico bianconero.

Infine, un pensiero per Thiago Motta, che per Mbangula resterà sempre una figura speciale: “Lo porterò sempre nel cuore, mi ha cambiato la carriera e la vita. Diventerà un grandissimo allenatore, ma alla Juve non gli è stato dato tempo e gli infortuni hanno inciso”.