Il compleanno del Palermo tra le leggende del club: “Abbiamo un grande futuro”
Come racconta Massimo Norrito su la Repubblica Palermo, la giornata dei 125 anni del Palermo è stata una festa di emozioni, ricordi e orgoglio cittadino. In via Principe di Belmonte, al tavolo di Spinnato, pranzava uno “squadrone” che ha scritto pagine indelebili del calcio rosanero: Toni, Amauri, Zauli e Zaccardo, insieme di nuovo per celebrare la storia del club. Una reunion che ha preceduto la grande serata al Teatro Biondo, dove si sono ritrovati dirigenti, allenatori e giocatori di tutte le epoche.
Come sottolinea ancora Massimo Norrito su la Repubblica Palermo, l’atmosfera era quella delle grandi occasioni: applausi, cori, autografi e maglie storiche riportate alla luce per rendere omaggio ai protagonisti di un secolo e un quarto di calcio. Sul palco, il presidente Dario Mirri, emozionato e circondato dalle leggende rosanero, ha ricordato il valore collettivo di questo percorso: «Festeggiamo un cammino fatto insieme a chi mi è stato accanto, ma soprattutto insieme ai tifosi, che ogni giorno ci insegnano la passione per questa squadra e per i nostri colori».
Il Teatro Biondo, scrive la Repubblica Palermo, ha accolto un pubblico gremito, paziente nonostante la pioggia battente. I tifosi hanno atteso sotto l’acqua pur di salutare i propri beniamini, ritrovandosi davanti ai video celebrativi più emozionanti — tra cui quello narrato da Tony Sperandeo e Roberto Lipari, dedicato alla passione tramandata “di padre in figlio”. Sul palco si sono alternati i campioni delle diverse ere: dagli eroi degli anni Ottanta e Novanta, come Borsellino e De Biasi, ai “picciotti” di Arcoleo, fino all’epopea di Zamparini, con i suoi indimenticabili protagonisti.
Come ricorda Massimo Norrito su la Repubblica Palermo, è stata una festa che ha superato il tempo e i risultati sportivi, una celebrazione della città e della sua identità. Un evento dedicato anche a chi non c’è più ma ha lasciato un segno profondo nella memoria rosanero: Troja, Favalli, De Rosa, Chimenti, Barbera, Zamparini. Tutti presenti, almeno nello spirito, in una serata che ha confermato quanto il Palermo non sia solo una squadra, ma un sentimento che si eredita, si vive e non si dimentica.
