Un gol di Icardi, una vittoria in dieci uomini, l’ingresso nei playoff e l’abbraccio sotto la Curva Ferrovia: è il 12 maggio 2012, ma per Beppe Iachini sembra ieri. L’ex allenatore blucerchiato ha rievocato con emozione e lucidità quella storica vittoria della Sampdoria contro la Juve Stabia, che rappresentò il momento decisivo nella cavalcata verso la promozione in Serie A.

In un’intervista rilasciata a Il Secolo XIX, Iachini ha ricordato ogni dettaglio: «La Juve Stabia andò in vantaggio dopo pochi secondi, poi pareggiammo con Munari. Quando restammo in dieci per il rosso a Pellè, feci entrare Icardi. Aveva solo 19 anni, era al debutto tra i professionisti e abitava sotto casa mia a Nervi. Segnò subito. Quel gol ci portò ai playoff».

“Allenavo per vincere, non per gestire”
Quella Samp non era una squadra qualsiasi. «Eravamo una catena di montaggio, ognuno sapeva cosa fare. Non potevamo giocare per il pareggio, era fuori dalla nostra mentalità. Avevo risparmiato alcuni titolari, ma i calcoli hanno funzionato: ci presentammo freschi ai playoff, e vincemmo le quattro partite in dieci giorni che ci riportarono in Serie A».

E se oggi Iachini è ancora legatissimo all’ambiente doriano, lo dimostra la disponibilità che ha manifestato quando la panchina si è brevemente resa vacante. «Qualche contatto c’è stato – ha confermato – e sarei tornato di corsa. Ma ora tifo per chi è lì. Conosco tutti: Evani, Lombardo, Andrea Mancini…».

“Ora serve concentrazione: ci si gioca tutto in 20 giorni”
A proposito dell’attuale stagione della Samp, l’ex tecnico (e già allenatore del Palermo) non ha dubbi: «È un campionato complicato. Tutti lottano per qualcosa, e si deciderà tutto in venti giorni. Servono concentrazione, organizzazione e testa. Come contro il Cittadella, quando si è sbloccata una gara difficile con il gol di Sibilli».

E sulla sfida imminente: «A Castellammare serve una grande prestazione. La Juve Stabia è una squadra forte. Ma lo spirito della Samp può fare la differenza».

“Alè Doria, per sempre nel cuore”
Come sempre, Iachini ha chiuso l’intervista con il suo grido d’amore per la Doria: «Alè Doria. Per sempre nel cuore. Quello che è stato nessuno potrà mai togliercelo. E un grande in bocca al lupo a tutti».