Giornale di Sicilia: “Palermo, così non va. Ai play-off da ottava”

Doveva essere la serata del riscatto, della rincorsa al sesto posto e del Barbera finalmente alleato. E invece, per il Palermo, l’ultima giornata della regular season si è trasformata in una notte da incubo. Come scrive Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, i rosanero non solo hanno mancato la vittoria contro una Carrarese in dieci uomini per oltre mezz’ora, ma sono stati superati anche dal Cesena e si sono ritrovati ottavi, la peggior posizione utile per i playoff.
La squadra di Dionisi è parsa ancora una volta spenta, senza idee, fragile. «Una squadra che anche stavolta è sembrata sgonfia come un palloncino senza elio», sottolinea Butera. Non è bastato l’assist del campionato – con il pareggio del Catanzaro a Mantova – per garantire un turno interno: contro la Carrarese, già salva e venuta a Palermo “in vacanza premio”, il Palermo ha mostrato tutti i limiti visti per mesi.
Il primo tempo è stato un dominio toscano, con il 2004 Cherubini a scombinare i piani rosanero con movimenti intelligenti tra le linee e giocate mai lette da Ranocchia, Segre o i centrali difensivi. È stato proprio lui a ispirare l’azione che ha portato al gran gol di Shpendi, lo stesso che già all’andata aveva punito il Palermo.
Le scelte iniziali di Dionisi – su tutte, Insigne trequartista e l’assenza di Gomes – non hanno convinto, come spesso accaduto in stagione. La reazione è stata debole: occasioni isolate per Brunori e Lund, ma tutte poco incisive. Al contrario, la Carrarese ha continuato a dare l’impressione di sapere sempre cosa fare.
Nella ripresa, con l’ingresso di Le Douaron e Ceccaroni, qualcosa si è mosso. Ma anche in superiorità numerica, dopo il rosso a Guarino al 57’, il Palermo ha creato molto poco. Il gol del pareggio è arrivato solo all’87’ con Le Douaron, ma è stato troppo tardi per ribaltare un risultato che pesa come un macigno sulla classifica.
«Per la Serie A adesso serve un miracolo, ma chi ci crede?», scrive Butera. E forse è questa la fotografia più nitida di un ambiente deluso, stanco e ormai distante dalla propria squadra. I fischi del Barbera e il silenzio stampa del club hanno chiuso la serata, lasciando solo un dato certo: sabato sera, alle 19:30, il Palermo dovrà vincere a Castellammare contro la Juve Stabia per rimanere in corsa. Senza alibi, e senza più margine d’errore.