Galassi: «Dionisi? Niente decisioni affrettate. Il City resta solo se è il benvenuto»

Ancora una volta, è Alberto Galassi a prendersi la scena nei giorni che precedono la sfida decisiva del Palermo. Il consigliere d’amministrazione del club rosanero e rappresentante del City Football Group, intervistato da Luigi Butera per il Giornale di Sicilia, ha affrontato uno dei temi più spinosi della stagione: il futuro di Alessio Dionisi.

Galassi: «Il Palermo può battere chiunque. Noi del City non siamo freddi, tifiamo per questa maglia»

«Tra chi ha cambiato allenatore quest’anno c’è chi giocherà i play-out e chi è retrocesso. La società deve essere lucida e tenere la prua dritta. Cambiare tecnico non fa parte della filosofia del nostro gruppo. La stabilità è fondamentale. Guardiola ha perso non so quante partite di fila, ma è ancora al City».

Galassi ha chiarito che ogni scelta sull’area sportiva sarà presa solo dopo i play-off:

«Si cambia solo se c’è di meglio. Noi lo abbiamo fatto cambiando il direttore sportivo. Ora giochiamoci questi play-off, poi tireremo le somme e prenderemo decisioni per il bene del Palermo».

«Gardini mai in discussione. Il Palermo oggi è una società vera»

Galassi: «Palermo in A ci andrà al 100%. Questi playoff sono una grande occasione»

Parole nette anche sul ruolo dell’amministratore delegato Giovanni Gardini, spesso finito al centro delle critiche da parte di una parte della tifoseria:

«Gardini non è mai stato in discussione. Lo giudichiamo per ciò che fa e lo difendiamo fino in fondo. Ha contribuito enormemente alla crescita della società. Quando siamo arrivati, c’era solo una fotocopiatrice rotta in un ufficio. Oggi siamo una struttura vera, con decine di dipendenti e una presenza attiva sul territorio. Paghiamo stipendi e contributi puntualmente, sosteniamo anche iniziative sociali per i bisognosi».

«Il City resta solo se è ben accetto. Il tango si balla in due»

Infine, un passaggio deciso sul rapporto con l’ambiente e sulla contestazione che ha accompagnato l’ultima fase della stagione:

«Siamo qui per restare, ma devono esserci le condizioni. Il tango si balla in due. Crediamo di essere benvoluti, ma se in futuro non sarà così, il City Football Group non deve restare per forza. È il momento di ricompattarsi. I bilanci li faremo alla fine, e lì prenderemo le decisioni migliori per il Palermo».