Donati, cuore Samp: «La mia ispirazione? Gasperini. E da Palermo ho imparato tanto»

Massimo Donati accende l’entusiasmo in casa Sampdoria. Con il sorriso di chi è consapevole della sfida e la grinta di chi vuole lasciare il segno, il nuovo tecnico blucerchiato ha parlato alla vigilia della partenza per il ritiro di Ponte di Legno. In un’intervista firmata da Marco Bisacchi su Tuttosport, Donati ha ribadito: «Nessuna promessa, ma daremo tutto. Partiamo a fari spenti, ma con l’idea di andare forte da subito».

Il tecnico friulano ha raccontato di aver trovato un gruppo motivato: «Non sono un ruffiano, ma ho trovato ragazzi fantastici. Mi aspettavo qualche strascico dopo la scorsa stagione, invece c’è grande voglia di lottare. Il mio obiettivo è tirare fuori il cento per cento da tutti».

E proprio da Palermo – dove ha vissuto una retrocessione da calciatore con Gasperini in panchina – Donati ha tratto un insegnamento fondamentale: «Con lui ho perso, ma il suo calcio mi ha lasciato tanto. Il gioco di Gasperini piace a molti, anche a me. È un’idea di calcio che può funzionare se c’è coesione. Il gruppo squadra è tutto».

Come evidenzia Bisacchi su Tuttosport, Donati si prepara alla sua prima stagione in Serie B senza paura: «In D l’ho vinta, in C sono arrivato sesto. In Grecia le cose non erano regolari, ma avremmo fatto bene. Non ho mai fatto la B, è vero, ma sono carico a mille». Il tecnico sarà affiancato da uno staff rodato, con Davide Mandelli come vice e Paolo Bertelli responsabile della preparazione atletica.

Anche il legame con la piazza è già forte, come raccontato da Marco Bisacchi di Tuttosport: «Avevo detto che mi sarebbe piaciuto allenare la Samp. È successo: significa che i sogni si possono realizzare».

Infine, sulla pressione del Ferraris, Donati non ha dubbi: «Se un giocatore soffre uno stadio pieno, deve fare altro. Io voglio che i tifosi ci stiano vicini, ma voglio anche trascinarli. Una barca dritta, e su quella barca ci metto anche loro: tutti insieme verso un’unica direzione»