Alla vigilia di Juve Stabia-Empoli, Alessio Dionisi analizza il momento della sua squadra e torna più volte sulla recente sfida contro il Palermo, indicata come riferimento sul piano della prestazione, ma non del risultato. Il tecnico azzurro parla in conferenza stampa sottolineando difficoltà, approccio e insegnamenti da portare nel prossimo impegno.

«Sarà una partita difficile – esordisce Dionisi – la Juve Stabia è una squadra intensa, che ha fatto bene l’anno scorso e si sta confermando quest’anno. In casa hanno reso la vita difficile a tutti: hanno pareggiato con Monza, Venezia, Bari e hanno vinto col Palermo. È una squadra da rispettare».

Il riferimento al Palermo torna quando Dionisi entra nel merito dell’atteggiamento richiesto alla sua squadra: «Dovremo essere più intensi di quello che siamo stati l’ultima volta su un campo sintetico. Ogni partita ha una storia a sé, quindi non basterà quello che abbiamo fatto col Palermo, però l’approccio deve essere quello giusto, come contro il Palermo, cambiando il risultato finale».

Il tecnico insiste proprio su questo punto: «Contro il Palermo abbiamo avuto intensità e coraggio. Ci è mancato un po’ crederci fino alla fine. Le partite possono cambiare per un episodio e lo sappiamo bene: nell’ultima gara un episodio ha cambiato l’inerzia in modo negativo. Al 75’ il nostro atteggiamento è cambiato e questo non deve succedere».

Dionisi ribadisce che la prestazione vista contro i rosanero resta un modello: «Se penso alla prestazione vorrei sempre vedere la squadra che ha giocato come contro il Palermo. Se penso al risultato no, perché dobbiamo abbinare prestazione e risultato, ma questo lo vorrebbero tutte le squadre».

La partita di Castellammare sarà però diversa: «Domani la gara sarà totalmente differente rispetto a Palermo. I dati della Juve Stabia in casa dicono che non sempre si riesce a fare la partita lì: non l’ha fatta il Monza, non l’ha fatta il Venezia, non l’ha fatta il Palermo. Vuol dire che hanno valori importanti e noi dovremo essere bravi a limitarli».

Sulle scelte e sui singoli, Dionisi torna ancora sul match con i rosanero: «Se parlo di una prestazione fatta bene contro il Palermo vuol dire che gli interpreti hanno fatto bene. Andrea Ghion ha fatto una prestazione importante, non mi ha sorpreso perché è un giocatore con curriculum, ma è quello che fai che ti permette di rigiocare».

Anche sugli attaccanti il riferimento resta chiaro: «Col Palermo non ci sono state le condizioni per Josef, forse non è stato bravo lui a crearsele e neanche la squadra gliele ha messe. Merito anche degli avversari. Ma abbiamo tante possibilità, anche con chi è subentrato».

Infine, una riflessione più ampia sulla gestione delle gare e dei cambi, maturata anche osservando l’ultima partita: «Il calcio è cambiato con i cinque cambi, cambia il 50% dei giocatori di movimento. Ci sono calciatori nati per entrare a partita in corso ed essere determinanti. Questa impressione mi è venuta anche guardando la gara contro il Palermo».

Dionisi chiude ribadendo il concetto chiave: «Dobbiamo dare continuità alle prestazioni. Non ci saranno sempre partite da dieci né risultati da tre punti, ma se l’atteggiamento resta quello visto contro il Palermo, il nostro percorso sarà positivo».