
Il Palermo e il suo singolare rapporto con il gol: un elemento emblematico da non sottovalutare, specie ora che si guarda già alla stagione 2025/26. Come sottolinea Antonio La Rosa sul Corriere dello Sport, con la chiusura ufficiale dell’annata scattata venerdì, i rosanero voltano pagina, ma resta utile fare tesoro di quanto emerso in un campionato che si è concluso con l’eliminazione al primo turno dei playoff.
Una stagione da decifrare
Tra i dati più curiosi c’è un record: il Palermo è stata l’unica squadra capace di andare in gol per 22 partite consecutive – 36 le reti segnate a partire da metà dicembre. Tuttavia, la continuità si è interrotta proprio nel momento cruciale, nella sfida secca in trasferta contro la Juve Stabia, dove segnare sarebbe stato fondamentale per alimentare le speranze di qualificazione. Un paradosso che offre uno spunto su cui riflettere, secondo La Rosa, per non ripetere gli stessi errori in futuro.
Un’incompiuta da completare
Per rilanciarsi, il Palermo dovrà scrollarsi di dosso l’etichetta di squadra incompiuta. Se vorrà ambire a qualcosa di più, dovrà dotarsi di profili capaci di fare la differenza anche in fase realizzativa. Emblematico è il dato sui marcatori: nessun giocatore ha raggiunto la doppia cifra in campionato, cosa mai accaduta dal ritorno in Serie B. Brunori e Pohjanpalo – quest’ultimo arrivato a gennaio – si sono fermati entrambi a quota 9.
La “relazione complicata” con il gol diventa quindi un ulteriore indizio dell’inaffidabilità della squadra guidata da Dionisi, allenatore ora in trattativa con la società per la rescissione del suo contratto. Chi sarà chiamato a gestire il prossimo mercato – con Carlo Osti sempre più vicino alla conferma – dovrà tenere conto di queste lacune per costruire un progetto tecnico solido, in grado di far evolvere il gruppo e capitalizzare i segnali positivi, come quello della ritrovata continuità realizzativa nella seconda parte di stagione.