Corriere dello Sport: “Palermo, Osti in bilico. Bigon decide il futuro”

C’è un dossier caldo in cima alla lista del City Group, ed è quello legato alla figura del direttore sportivo. Dopo l’addio ormai certo di Dionisi, l’altro snodo cruciale per la programmazione del Palermo è rappresentato dal futuro di Carlo Osti, subentrato in corsa a Morgan De Sanctis lo scorso gennaio.
Corriere dello Sport: “Palermo-Dionisi, l’addio. Decisione presa”
Come evidenziato da Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, il contratto di Osti scade il 30 giugno e, al momento, non sono arrivati segnali chiari dalla proprietà. Nessun rinnovo, nessuna conferma, solo attesa. E questa incertezza rischia di complicare la tabella di marcia per la nuova stagione.
Osti non è l’uomo “tipo” del City, ma conosce il campo
Come sottolinea Vannini, il profilo di Osti non rientra perfettamente nel prototipo di dirigente operativo caro al modello City. Tuttavia, ha un vantaggio non trascurabile: in pochi mesi ha imparato a conoscere le dinamiche – e le difficoltà – di Palermo, ha compreso il contesto ambientale e gode della piena fiducia dell’ad Gardini, suo sponsor diretto e figura destinata a restare nel club.
Questa continuità potrebbe diventare un punto di forza. Perché scegliere ancora una volta un nuovo DS, magari proveniente da un contesto esterno, significherebbe ripartire da zero, con il rischio di ulteriori ritardi e scollamenti con la piazza e la realtà locale.
La palla a Manchester, ma Bigon avrà l’ultima parola
In questi giorni la decisione è attesa. Secondo il Corriere dello Sport, sarà centrale il ruolo di Riccardo Bigon, figura chiave nella supervisione tecnica di tutti i club del network City Group. Toccherà a lui valutare la linea da seguire. Una conferma di Osti semplificherebbe molti passaggi, ma andrebbe accompagnata da un ribilanciamento dei poteri interni.
Osti vuole restare: sì al modello City, ma con condizioni chiare
Sempre secondo Vannini, Carlo Osti sarebbe felice di restare a Palermo. Ha già metabolizzato le logiche del gruppo City e non ha problemi ad accettarle. Ma ha fissato un paletto ben preciso: in caso di conferma, pretende di scegliere lui l’allenatore – cosa che non accadde la scorsa estate – e di avere autonomia decisionale sul mercato, come avvenuto a gennaio. Naturalmente tutto sempre in accordo con budget e linee guida della proprietà.