Cassano senza filtri: «Chi sperpera i soldi? Non lo aiuto. Io li ho messi a dormire a babbo morto»

L’ex fantasista duro con i colleghi rovinati: «Niente seconde possibilità, dovevano essere più furbi»

Antonio Cassano non fa sconti. Nel podcast Viva el Futbol, condotto insieme agli amici Adani e Ventola, l’ex attaccante di Roma, Real Madrid e Sampdoria ha risposto senza mezzi termini alla domanda di un ascoltatore su come abbia gestito il suo patrimonio dopo il ritiro dal calcio. E, come sempre, non ha usato giri di parole.

«I miei soldi li ho messi tutti a dormire a babbo morto», ha detto Cassano, con la sua solita espressione colorita per indicare una gestione finanziaria oculata. «Li ho sudati, me li sono guadagnati e li ho messi in saccoccia per me, la mia famiglia e i miei figli. C’ho il grano, sono felice e nessuno me l’ha regalato».
«Ho comprato 9 macchine a 19 anni, ma poi ho capito che era una stupidaggine»

Cassano non ha nascosto qualche eccesso giovanile: «L’unico vizio che avevo, tra virgolette, era che a 19 anni in un anno ho comprato nove macchine. Ma poi ho capito che era buttare soldi nel cesso. E siccome nessuno me li ha regalati, ho cambiato subito atteggiamento».

Oggi Fantantonio dice di non aver mai avuto crisi psicologiche dopo il ritiro, al contrario di molti colleghi: «Sarò stato intelligente, furbo, parsimonioso. Ma non ho avuto problemi. E vedo tanti che invece hanno bruciato tutto».
«Zero pietà per chi sperpera: niente seconde o terze chance»

Senza mezzi termini, Cassano lancia una stoccata durissima verso chi non ha saputo gestire la propria fortuna: «Chi sperpera i soldi in modo irresponsabile, io non lo aiuto. Non lo perdono nemmeno. Seconda e terza chance, no. Sei stato fortunato, perché c’è gente che guadagna 1000 euro al mese e si spacca la schiena. Se tu li butti via, allora arrangiati».