Caso Brescia, Di Nunno: «Cellino ha le carte di tutta la Lega. Non andrà mai in Serie C»

Paolo Di Nunno, ex presidente del Lecco, è intervenuto in diretta a Sportitalia scatenando un durissimo sfogo nei confronti del patron del Brescia, Massimo Cellino, in merito al caso playout e alle dinamiche dietro le retrocessioni e i salvataggi in extremis nel mondo del calcio italiano.
Le dichiarazioni di Di Nunno, riportate da TifoBrescia, non lasciano spazio a interpretazioni:
«Il Brescia va in C? Ma state scherzando? Secondo voi quel presidente là, il presidente del Brescia, va in C? Io mi scommetto tutto quello che vuoi che lui non andrà in C».
Secondo Di Nunno, Cellino godrebbe di una posizione di potere tale da garantirgli una sorta di intoccabilità:
«Ricordati che quello è stato la mia rovina! Era tornato di nuovo in C e ha fatto un casino. Ha fatto tanto casino che è rimasto in B, ha messo dietro un’altra società per far indagare due società: il Perugia e la Reggina».
Lo sfogo si fa ancora più pesante quando Di Nunno torna sulle note vicende che coinvolsero la Reggina, ribadendo la presunta influenza di Cellino sulle istituzioni calcistiche:
«Cellino disse che la Reggina non pagava gli stipendi. Il tribunale gli diede torto, ma la Lega disse che il tribunale civile è una cosa, quello del calcio è un’altra. Dimenticatelo che lui va in C, ha le carte in mano di tutti! Di tutta la Lega, di tutti gli uomini potenti della nostra Lega».
Infine, il presidente si lascia andare a una provocazione in diretta al conduttore Michele Criscitiello:
«Criscitiello, tu vuoi giocare con me perché se c’è Di Nunno fate audience! Va bene!».
Uno sfogo che accende nuovamente i riflettori sul dietro le quinte della Serie B, tra accuse, retroscena e presunti giochi di potere. Nel frattempo, il Brescia attende di conoscere il proprio destino sul campo e fuori.