Calcio turco nel caos: sospesi oltre mille tra giocatori e arbitri
Nel suo reportage pubblicato su Tuttosport, Vincenzo Bellino racconta il nuovo scandalo che travolge il calcio turco. La Federazione (TFF) ha sospeso più di mille giocatori, tra cui ventisette militanti in Super Lig, e quasi centocinquanta arbitri e assistenti, in seguito a un’inchiesta sulle scommesse illegali.
Come riporta Bellino su Tuttosport, sono otto le persone arrestate, tra cui Murat Ozkaya, presidente dell’Eyupspor, club della seconda divisione turca.
L’indagine ha rivelato un quadro inquietante: un arbitro avrebbe piazzato oltre 18.000 scommesse, mentre decine di colleghi e calciatori avrebbero puntato regolarmente su partite dei campionati nazionali. La TFF ha parlato apertamente di una «crisi morale del calcio turco» e ha chiesto alla FIFA misure straordinarie per sostituire i tesserati coinvolti e garantire la regolarità dei tornei.
Il caso Elmali e una generazione a rischio
Tra i nomi coinvolti spicca quello di Eren Elmali, 25 anni, difensore del Galatasaray, escluso temporaneamente dalla Nazionale. Il giocatore ha ammesso sui social di aver scommesso una sola volta, cinque anni fa, prima di diventare professionista: «Il calcio è la mia vita, non ho mai avuto nulla a che fare con attività illecite».
Elmali, autore di tre gol in campionato e considerato una delle rivelazioni della stagione, rappresenta per Bellino su Tuttosport l’emblema di una generazione cresciuta in un sistema in cui la linea tra lecito e illecito è sempre più sottile. Anche un singolo errore del passato può diventare un marchio indelebile.
Una crisi morale che va oltre la Turchia
«Dietro i numeri — scrive Vincenzo Bellino su Tuttosport — c’è un problema culturale che travalica i confini della Turchia e coinvolge l’intero mondo del calcio».
Il fenomeno del match-fixing non nasce all’improvviso: cresce nel silenzio, alimentato da pressioni economiche, mancanza di controlli efficaci e da una mentalità che troppo spesso mette l’interesse personale davanti ai valori sportivi.
Secondo Bellino, il calcioscommesse non è solo un crimine sportivo, ma il sintomo di una crisi etica globale che mina la fiducia dei tifosi e svuota lo sport del suo significato più autentico.
Le soluzioni: regole dure e educazione etica
Per restituire credibilità al calcio, l’autore invoca riforme strutturali: «Servono regole più rigide e uniformi, senza scappatoie o interpretazioni, e un divieto totale di scommesse per i tesserati».
La proposta di Bellino su Tuttosport è chiara: accompagnare le nuove regole con programmi di educazione etica e sportiva, a partire dai settori giovanili. Solo con trasparenza, formazione e coraggio il calcio potrà tornare ad essere una passione autentica, libera da ombre e compromessi.
