Bufera su Salvatore Bagni e la Vis Pesaro: “30mila euro per giocare in Serie C”, l’inchiesta delle Iene

Una richiesta da 30mila euro per far giocare un calciatore in Serie C. È quanto emerso da un’inchiesta trasmessa da Le Iene su Italia 1, che coinvolge direttamente Salvatore Bagni — ex centrocampista di Inter e Napoli, oggi agente e consulente di mercato — e, indirettamente, la Vis Pesaro.

Nel servizio, un inviato della trasmissione si è finto fratello di un giovane calciatore privo di curriculum di rilievo e ha contattato Bagni per cercare una sistemazione professionistica. Il racconto è sconcertante: “Se il giocatore lo scelgo io, ci investo. Ma se non lo scelgo io, allora è lui che deve pagarmi e io lo sistemo”, avrebbe detto Bagni. Alla richiesta esplicita di un compenso, la cifra pattuita è di 30.000 euro. “Noi meno di 30mila non facciamo con nessuno”, afferma l’ex calciatore, parlando di modalità come “pagare un direttore sportivo” o “fare una sponsorizzazione” per inserire il giocatore.

Nella parte centrale del servizio, entra in gioco la Vis Pesaro. L’inviato, accompagnato da Bagni, incontra il direttore sportivo Michele Menga. Ripreso con una telecamera nascosta, Menga non sembra opporre resistenze: “La nostra fortuna è che io non nascondo niente, la mia società è al corrente di tutto”, afferma davanti al finto procuratore.

Il servizio si conclude con la consegna simbolica del denaro (ovviamente falso) nelle mani di Bagni, prima della rivelazione del bluff da parte dell’inviato. Le reazioni del mondo del calcio non si sono fatte attendere, e si attendono ora risposte ufficiali da parte dei diretti interessati.

Una vicenda che rischia di aprire nuovi scenari su un sistema malato, dove il talento potrebbe essere secondario rispetto alla disponibilità economica.