Brescia verso la Serie C e il dopo Cellino: pronta una nuova cordata con Marroccu e il main sponsor Scuola

Il deferimento ufficiale della FIGC è arrivato, l’udienza di primo grado è fissata per il 29 maggio e la sentenza sembra già scritta: per il Brescia, la retrocessione in Serie C per irregolarità amministrative è quasi inevitabile. Ma mentre l’ambiente si prepara a incassare il colpo più duro degli ultimi quarant’anni, la città guarda avanti, pronta a voltare pagina e chiudere l’era Cellino.
Come racconta Cristiano Tognoli su Tuttosport, i potenziali nuovi proprietari – affiancati dallo storico main sponsor Daniele Scuola e da Francesco Marroccu, ex direttore generale del club – sono pronti a intervenire. La condizione? Che Massimo Cellino ceda finalmente il Brescia, dopo anni di promesse non mantenute.
Una città stanca: “Via Cellino a qualsiasi costo”
Arrivato da Cagliari con il proclama di “liberare il Brescia dalla mediocrità e dal complesso d’inferiorità verso l’Atalanta”, Cellino oggi è il personaggio più inviso nella storia recente del club, secondo l’umore dominante in città. La tifoseria biancoblù è pronta ad accettare persino la Serie C, pur di cominciare il dopo Cellino.
Per molti, il danno sportivo è già consumato. Sul campo, il Brescia si era guadagnato la salvezza. Ma il presidente ha scelto di affidarsi a una società che avrebbe dovuto compensare i pagamenti fiscali attraverso crediti d’imposta, risultati poi “inaffidabili”, con mancati versamenti di Irpef e Inps a febbraio, come rilevato dalla Covisoc.
Subentra il sospetto, ma l’attenzione è tutta sul futuro
Tra i tifosi si insinua il dubbio: i tempi con cui la FIGC ha comunicato il deferimento sembrano sospetti. C’è chi parla di una manovra per favorire il playout tra Sampdoria e Salernitana, con il Frosinone salvo e il Brescia retrocesso. Ma la polemica è secondaria. Al centro dell’attenzione ora c’è la transizione societaria.
La cordata interessata al club – i cui nomi restano riservati ma che opera nel mondo dello sport da anni – è disposta a:
pagare gli stipendi e i contributi arretrati (8 milioni di euro);
assumersi la responsabilità dei procedimenti sportivi estivi, qualora ci fossero ricorsi al tribunale ordinario;
entrare subito come soci finanziatori in attesa del closing ufficiale.
Il futuro è pronto, manca solo l’addio di Cellino
Il progetto per rilanciare il Brescia esiste. C’è volontà, ci sono le risorse. Manca solo una decisione definitiva di Cellino, l’ultima tessera per completare il nuovo puzzle. Dopo 40 anni di assenza dalla Serie C, Brescia rischia un’umiliazione storica, ma potrebbe diventare anche l’occasione per un nuovo inizio. E, forse, per riportare finalmente il club nelle mani di chi lo ama davvero.