Il Consiglio Federale, convocato per oggi, avrà il compito di stabilire tempi e modalità procedurali legati al caso Brescia, al centro di un deferimento che potrebbe rivoluzionare la griglia dei playout di Serie B.

La situazione resta fluida e sarà determinante il verdetto del Tribunale Federale Nazionale (TFN) atteso giovedì, ma secondo quanto riportato da Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport, è probabile che si attenda anche la sentenza della Corte d’Appello prima di ufficializzare le date degli spareggi. Il rischio di sovrapposizioni giuridiche è alto, soprattutto considerando le possibili ripercussioni nei tribunali ordinari.

Con la penalizzazione di -4 punti, la Salernitana e la Sampdoria si ritroverebbero ad affrontarsi per evitare la retrocessione in Serie C.
La posizione del Brescia: «Nessun avviso formale a marzo»

Il club lombardo, guidato dal presidente Massimo Cellino, ha intanto diffuso una precisazione ufficiale. In merito alla contestazione dei crediti d’imposta – verificati dall’Agenzia delle Entrate su sollecito della Covisoc a febbraio – il Brescia nega di aver ricevuto avvisi bonari o accertamenti a marzo.

«Abbiamo ricevuto soltanto uno schema d’atto in data 9 maggio – spiega il club – che rappresenta l’apertura di un contraddittorio e non ha carattere di formale contestazione».

Inoltre, la società ribadisce di aver già presentato osservazioni tecniche e di essersi dichiarata disponibile a definire la questione, anche attraverso la surroga in danno della società ritenuta responsabile della truffa subita.

«Il Brescia si considera in regola con il pagamento di Irpef e Inps», sottolinea il comunicato.

Una tesi, questa, che si discosta da quella presentata in sede di memoria difensiva e che potrebbe, come osserva Binda, avere più efficacia nei tribunali ordinari che non in quelli sportivi.
Attesa per giovedì, ma lo scenario resta aperto

Tutto ora ruota intorno all’udienza del TFN del 29 maggio: se il -4 sarà confermato, scatterà automaticamente l’inversione nella classifica di Serie B con il conseguente avvio del playout tra Salernitana e Sampdoria. Ma solo dopo il passaggio in Corte d’Appello si potranno fissare le date con certezza.

Un caso spinoso, che rischia di avere effetti a cascata sul regolare avvio della prossima stagione e sulla credibilità del sistema.