Bereszyński: «Polonia, serve coraggio. Palermo? Qui ho ritrovato casa»
La voce di Bartosz Bereszyński torna a pesare in nazionale. Il difensore del Palermo, intervistato da Roberto Błoński per TVP Sport, ha raccontato il suo ritorno dopo cinque mesi di assenza, analizzando sia il proprio percorso personale che il momento complesso vissuto dalla Polonia.
Come ricorda Błoński su TVP Sport, il ct Jan Urban ha convocato Bereszyński per sostituire l’infortunato Bednarek. Venerdì la Polonia affronterà l’Olanda a Varsavia, poi Malta, match che chiuderà le qualificazioni mondiali. «La partita con l’Olanda non cambierà molto in classifica, ma possiamo vincere alla grande. Non abbiamo il coltello alla gola, scendiamo in campo e giochiamo con coraggio», ha dichiarato il difensore rosanero.
Interrogato da TVP Sport, Bereszyński ammette la delusione iniziale per non essere stato inserito nella prima lista: «Avevo giocato titolare le ultime due di campionato col Palermo e pensavo di essere pronto. Umanamente ero deluso, ma mi è servito per lavorare ancora di più». La chiamata definitiva è arrivata solo lunedì sera: «Quando Urban mi ha telefonato, è stata una grande energia positiva».
L’intervista firmata da Błoński per TVP Sport ripercorre anche i ricordi del suo passato con Urban al Legia: «Mi disse: “Non so quando, ma diventerai un terzino destro”. Aveva ragione. Urban e Magiera mi hanno cambiato la carriera».
Un tema centrale è la versatilità del giocatore: terzino destro, sinistro o braccetto nei tre dietro. «Può essere un vantaggio o una maledizione. Ogni allenatore vuole un giocatore così, ma può diventare un’arma a doppio taglio. Io però non ho mai mollato, ho sempre giocato anche con dolore. Finché non mi amputano la gamba, vorrò sempre giocare».
Nell’intervista con TVP Sport, Bereszyński non nasconde i momenti difficili vissuti sotto la gestione Probierz: «Giocavano i debuttanti, io no. Mi ha fatto male perché ero pronto. Una volta ero talmente arrabbiato che l’allenatore ha capito quanto volessi giocare. Poi è arrivato l’infortunio col Portogallo».
Ampio spazio anche al capitolo Sampdoria, definito dal difensore «il periodo più duro della carriera»: «Volevo restare, magari chiudere lì la carriera. Mi hanno comunicato che non avrei rinnovato… il giorno del mio compleanno, con un messaggio WhatsApp. Non è stato bello. Ma oggi sono felice a Palermo: è la mia nuova casa».
Sul mercato estivo, conferma a TVP Sport di aver valutato solo un ritorno al Legia: «La priorità era restare in Italia. Palermo era la scelta giusta». Esclusa invece la pista Widzew: «Io non volevo, e loro non mi volevano davvero. Era destinata a fallire».
Sul futuro della nazionale, Bereszyński individua ciò che serve: «Stabilità, coraggio e un’identità chiara. Abbiamo grandi giocatori, dobbiamo solo crederci. Non possiamo giocare senza creare un’occasione». Sulla sfida con l’Olanda è netto: «Possiamo vincere. Partite così cambiano le carriere».
Sul Mondiale, la voce si scalda: «È il più grande evento sportivo al mondo. Ho giocato contro Messi. Voglio andarci una terza volta».
Secondo Błoński di TVP Sport, resta intatta anche la fiducia per i playoff: «Servono almeno quattro punti tra Olanda e Malta. Abbiamo qualcosa per cui lottare», conclude il difensore del Palermo.
