Bari, tensione sempre più alta: nuovi striscioni contro la proprietà De Laurentiis

BARI – Il clima attorno alla proprietà del Bari si fa sempre più incandescente. Le tensioni tra la tifoseria biancorossa e la famiglia De Laurentiis non si placano, anzi. Dopo settimane di contestazioni crescenti allo stadio e sui social, nelle ultime ore sono comparsi nuovi striscioni polemici, e questa volta in un contesto particolarmente simbolico: la festa di San Nicola, il momento più sentito dell’anno in città.

Anche in un’occasione di festa religiosa e popolare, i tifosi non hanno perso l’occasione per rinnovare il proprio dissenso nei confronti della gestione del club. Gli striscioni, esposti in più zone del centro, sono apparsi inequivocabili nel loro messaggio: un chiaro rifiuto verso la linea dirigenziale intrapresa dalla proprietà e una richiesta di cambiamento.
Frattura sempre più evidente

Il malcontento dei sostenitori biancorossi si trascina da tempo e ha trovato nuova linfa nei recenti risultati deludenti della squadra, nella mancata chiarezza sul futuro tecnico e societario e soprattutto nella percezione di un distanziamento emotivo e strategico tra club e tifoseria.

L’utilizzo del Bari come “seconda squadra” del gruppo De Laurentiis, da sempre proprietario anche del Napoli, è vissuto da molti come una mancanza di rispetto verso la storia e l’identità del club pugliese. La contestazione è tornata ad assumere toni duri, e l’aver portato i messaggi di dissenso anche nel cuore delle celebrazioni per il Santo Patrono ne è una dimostrazione evidente.
Verso il finale di stagione

Con la stagione sportiva ancora aperta e alcuni obiettivi da inseguire sul campo, la frattura con la piazza rischia di compromettere l’ambiente intorno alla squadra proprio nel momento più delicato. La sensazione è che la tifoseria voglia lanciare un segnale inequivocabile: la pazienza è finita. E ora il futuro del Bari potrebbe dipendere non solo dai risultati sportivi, ma anche da scelte dirigenziali in grado di ricucire il rapporto con la città.