Palermo, che succede a Brunori? Il capitano scivola ai margini
Nel suo approfondimento per Repubblica Palermo, Alessandro Geraci pone un interrogativo che circola ormai con insistenza tra tifosi e addetti ai lavori: «Cosa succede a Matteo Brunori?». Come osserva Geraci su Repubblica Palermo, il capitano rosanero sta attraversando uno dei momenti più complicati da quando è in Sicilia, con un rendimento ben al di sotto delle aspettative e dinamiche che ricordano da vicino l’inizio tormentato della passata stagione.
Secondo quanto riportato da Repubblica Palermo nell’analisi di Alessandro Geraci, Brunori non ha giocato neppure un minuto contro l’Entella, nonostante fosse ex di giornata. Il suo contributo stagionale parla di un solo gol e un assist, 500 minuti complessivi in tredici giornate e tre panchine pesanti — Südtirol, Spezia ed Entella. Una situazione che alimenta il timore di un nuovo «caso Brunori» dopo le tensioni della scorsa estate, quando — ricorda ancora Geraci su Repubblica Palermo — l’attaccante sembrava voler tentare il salto in Serie A salvo poi restare ai margini, ufficialmente per «scelte tecniche».
La pace era arrivata solo dopo l’insediamento di Osti e con l’arrivo di Pohjanpalo a gennaio, che aveva consentito a Brunori di rialzare la testa pur arretrando spesso il raggio d’azione sulla trequarti. Anche oggi il finlandese pesa sulle scelte di Inzaghi, che continua a preferire Le Douaron soprattutto in trasferta. Il confronto numerico è impietoso: 642 minuti per il francese contro i 500 del capitano, entrambi con un gol e un assist.
Geraci, nel suo articolo per Repubblica Palermo, ricorda anche che il digiuno del capitano dura 176 giorni: l’unico gol della stagione è arrivato nel 5-0 contro il Pescara, nel giorno del suo compleanno. Un anno fa, alla stessa altezza del campionato, Brunori aveva i numeri attuali e si sbloccò solo a gennaio contro il Modena.
Il quadro è aggravato dal fatto che, in un momento topico della stagione, il Palermo fatica a trovare leader — escluso Pohjanpalo — capaci di trascinare la squadra. E se c’è un giocatore che potrebbe farlo, è proprio Brunori. Osti è stato chiaro in estate: «Brunori è l’uomo più rappresentativo per il Palermo e la città. Ci aspettiamo grandi cose». Ma il tempo sta scadendo.
Ora il Palermo ha bisogno del Brunori che ha scritto pagine di storia rosanero, non di quello che — conclude Alessandro Geraci su Repubblica Palermo — oggi appare ai margini del progetto tecnico di Inzaghi.
