Gabriele Gravina è stato eletto nuovamente come Presidente della Figc. Nel corso della conferenza stampa il massimo dirigente della Federazione ha parlato sulla situazione degli stadi italiani:

«Sono fondate le mie speranze. Bisogna rimboccarsi le maniche, Abodi sta portando avanti degli incontri. Non ne conosco gli esiti, ma la parte di Governo è giusto la segua il ministro. Io sono sereno, confido nelle mie capacità e della Figc di essere un moltiplicatore di entusiasmo in capo ai dirigenti. Su cinque stati tre sono già accettati o accettabili, Milano, Torino e Roma. La Roma è a buon punto, entro il primo ottobre 2026 dobbiamo indicare le strutture con due condizioni: progetto approvato e finanziamento. Entro marzo 2027 bisogna garantire la posa della prima pietra. Il quarto stadio è già segnalato in Firenze, il Palermo grazie al City ha avviato i dialoghi, Cagliari e Bologna sono a buon punto, Bari si sta muovendo. Mi dispiace quando mi si dice che l’Europeo 2032, che ha un indotto stratosferico, non può avere contributi. Io sono contento quanto fatto per il tennis, il ciclismo e lo sci, amo lo sport ma non amo quando il calcio viene considerato la cenerentola di tutto lo sport. Mi amareggia».