Spezia, Melissano su Lapadula: «Occasione nata dall’infortunio di Soleri. Ha rifiutato la A per venire qui»

Stamattina, martedì 4 febbraio, Gianluca Lapadula si è presentato ai tifosi dello Spezia. A margine della sua conferenza stampa, è intervenuto anche il direttore sportivo dei bianconeri, Stefano Melissano:
«L’occasione di Gianluca è nata dall’infortunio di Soleri: senza tempistiche certe per il recupero certe, abbiamo colto l’opportunità. È un’idea nata prima di gennaio, anche grazie al rapporto che abbiamo. Gliel’ho buttata lì dicendogli: ‘Perché non vieni a far esplodere il Picco?’. Gli ho girato qualche video dello stadio e lui mi ha risposto: ‘Io ci sono’. Ha avuto offerte molto importanti, anche da due squadre di Serie A, ma era focalizzato su di noi e carico per questa opportunità. Nella notte in cui è venuto alla Spezia è successo l’imponderabile, ma c’è da dire che, oltre al nostro rapporto, ha voluto davvero lo Spezia. Lui è come noi: caldo, passionale. È stata una grande soddisfazione perché ha fatto uno sforzo, sia lui che il Cagliari. Colgo l’occasione per ringraziare la società rossoblu per quanto ha fatto».
«Le altre squadre si sono rinforzate, ma noi non abbiamo mai guardato né avanti né indietro. Io – prosegue Melissano – sono orgogliosissimo e onorato di essere il direttore sportivo di questa squadra, di questa società e di questa gente. Avevo detto che l’obiettivo era non toccare la squadra. Mi piace partire e finire con lo stesso gruppo, perché se cambi tanto vuol dire che qualcosa non è andato. Ero convinto che nessuno dei miei avrebbe voluto partire: non è successo l’anno scorso quando stavamo rischiando la retrocessione, figuriamoci ora. Quest’estate abbiamo avuto la forza di rivedere alcune cose in condivisione con il mister, e questa è la nostra forza: senza nasconderci dietro errori o scelte giuste. È semplice lavorare in una situazione del genere. Abbiamo preso due giocatori che, oltre al valore tecnico, hanno prima di tutto grandi qualità umane. Nessuno deve alterare l’equilibrio della squadra e del mister».