Escl. Sindaco Vicinanza: «Sabato appuntamento storico. Al collega Lagalla dico…»

«I play-off sono un risultato storico per la Juve Stabia. Dalla promozione dello scorso anno al quinto posto di quest’anno, tutto in appena dodici mesi. Un risultato straordinario. Tutto questo ha generato grande entusiasmo e partecipazione in città. Una squadra che, pur rappresentando una città di provincia, rientra tra le prime trentasei del calcio italiano. L’unica compagine di una città non capoluogo di provincia del Sud che gioca nel campionato cadetto. E adesso un sogno chiamato Serie A, mai toccato prima».
Queste le riflessioni ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com del Sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, in vista della sfida play-off della Juve Stabia contro il Palermo.
Quante possibilità ha la Juve Stabia di passare il turno?
«Sono scaramantico, quindi niente pronostici. Di certo società, dirigenti, allenatore e calciatori hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per ambire ad obiettivi importanti».
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Il gap tecnico, quantomeno sulla carta, con il Palermo la spaventa?
«Su questo aspetto mi preme fare una considerazione: il monte ingaggi della Juve Stabia è tra i più bassi del torneo cadetto e nonostante ciò sono stati raggiunti risultati incredibili. A volte la passione e la voglia di raggiungere vette mai esplorate possono superare qualsiasi tipo di ostacolo».
Cosa la preoccupa di più del Palermo?
«Il Palermo può vantare una grande tradizione. La partita contro i rosanero nella regular season segnò il ritorno allo stadio Menti dopo i lavori di adeguamento. Confido sulla pressione positiva di giocare davanti ai propri tifosi. Del resto la squadra ha già dato dimostrazione di cosa sia in grado di fare tra le mura amiche».
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Cosa si sente di dire nel confronto a distanza con il collega di Palermo, Lagalla?
«Palermo vanta una grande storia di capitale della Sicilia, mentre Castellammare è nell’area metropolitana di Napoli. Sono due storie sportive, culturali, artistiche e politiche che si incrociano. Sarà senza dubbio un bel vedere. Colgo certamente l’occasione per mandare un caro saluto al mio collega Lagalla».
Mettiamo un attimo da parte la scaramanzia: cosa farebbe in caso di Serie A?
«Intanto stiamo già pensando di adeguare lo stadio Menti alla Serie A e naturalmente la promozione farebbe partire una grande festa in tutta la città. Parafrasando il tecnico Pagliuca, la Serie A rappresenterebbe l’America».