Serie B, la nuova geografia: più Nord, meno Sud. Solo tre squadre liguri, Lombardia dimezzata

Con la salvezza della Sampdoria, la mancata promozione dello Spezia e il ritorno in cadetteria della Virtus Entella, la Liguria si presenta ai nastri di partenza della Serie B 2024/25 con tre squadre. È quanto analizza Pierluigi Capuano sul Corriere dello Sport, sottolineando come soltanto l’Emilia-Romagna – con Cesena, Modena e Reggiana – possa vantare lo stesso numero di rappresentanti regionali.

Nel confronto geografico, il Nord guadagna una squadra (da 7 a 8), il Sud ne perde una (da 6 a 5), mentre il Centro si mantiene stabile a quota 7. Secondo Capuano, i record rimangono lontani: le 10 squadre del Nord viste in passato (2003/04, 2006/07, 2010/11 e 2023/24) e le sole 5 del 2001/02 sono gli estremi di questo millennio. Quanto al Mezzogiorno, le 5 attuali non rappresentano il minimo storico: nel 2010/11 c’erano solo Crotone e Reggina. Il Centro, con l’ingresso di Empoli e Pescara e l’uscita di Pisa e Sassuolo, mantiene l’equilibrio.

Come riportato da Pierluigi Capuano nel Corriere dello Sport, dal punto di vista dei derby regionali si registra qualche variazione: salta il derby calabrese, con la retrocessione del Cosenza e il solo Catanzaro in campo. Ritorna invece il derby veneto, grazie a Padova (promosso) e Venezia (retrocesso dalla A), dopo un torneo in cui il Cittadella era rimasto l’unico rappresentante.

L’Abruzzo torna in B dopo 5 anni, grazie alla promozione del Pescara, mentre resta fuori l’Umbria, che due stagioni fa poteva contare anche su un derby. Nessuna rappresentanza per regioni come Piemonte, Friuli, Marche, Sardegna, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. L’ultima piemontese in B resta il Monza del 2021/22.

Infine, Capuano sul Corriere dello Sport evidenzia la drastica riduzione della Lombardia, passata da cinque squadre nel 2023/24 a due: il Monza, retrocesso dalla A, e nient’altro, visto l’addio di Cremonese (promossa) e Brescia (retrocessa). In Campania, il derby tra Avellino e Juve Stabia tiene viva la rivalità regionale, mentre in Toscana la Carrarese affiancherà l’Empoli, al posto del Pisa.

Una geografia in continua evoluzione per un campionato che, anche dal punto di vista territoriale, si preannuncia avvincente.