Serie A, l’arbitro anonimo a “Le Iene”: «Rischio la radiazione. Rocchi era provato dopo il servizio»

Ha rilasciato ulteriori dichiarazioni alle Iene l’arbitro attualmente in attività rimasto però nell’anonimato in occasione dell’intervista ai microfoni di Fabrizio Roma.

Questa sera la trasmissione televisiva “Le Iene” tornerà sul tema con delle novità: l’arbitro anonimo parla di nuovo aggiungendo altri dettagli e un resoconto della riunione organizzata da Rocchi. Dopo il servizio, l’anonimo racconta che «è partita la caccia all’uomo all’interno della Commissione Arbitri nazionale, c’è uno stato di agitazione tangibile, molti hanno dei sospetti e ognuno formula le proprie ipotesi su chi sia la talpa».

«Ce ne sono tanti che hanno espresso la loro solidarietà nei confronti dell’arbitro anonimo e hanno condiviso i contenuti espressi nel servizio. Rocchi il giorno dopo il servizio ha convocato una riunione con tutti i componenti della Commissione Arbitri nazionale per le ore 19, eravamo all’incirca 160, tutti collegati via zoom. Nell’occasione sembrava provato per il servizio andato in onda, l’ennesimo attacco che viene fatto agli arbitri dall’esterno. Ci ha invitato a non farci coinvolgere emotivamente, e ad andare in campo mettendoci gli attributi e dimostrando il nostro valore. Per il resto lui dice che è solo una messa in scena, una roba mediatica per attaccare la sua persona e gli arbitri. Ma ha detto anche che, nel caso la talpa dovesse davvero esistere, prima della fine della stagione andrà da lui, chiederà scusa e dirà che ha fatto una c***ata».

L’arbitro non ha intenzione di chiedere scusa, «perché ci sono state tante situazioni che purtroppo non vengono portate alla luce». Tuttavia, non si esporrà, perché «so a cosa andrei incontro: alla radiazione. Aver parlato anche anonimamente è già tanto, per cercare di far emergere i problemi che abbiamo all’interno di questo ambiente. Tutti hanno ben chiaro che se ci avessi messo la faccia avrei già terminato mio percorso in Serie A».