La partita tra Sampdoria e Carrarese non è stata soltanto una sfida di Serie B, ma una vera e propria battaglia emotiva, come racconta Damiano Basso su Il Secolo XIX. Una serata divisa in due: la squadra che in campo trova la forza di rimontare grazie a Coda e Henderson, e gli spalti trasformati in una camera di sfogo, con tensioni iniziate ben prima del calcio d’inizio.

Secondo Il Secolo XIX, l’episodio più grave si consuma un’ora e mezza prima della gara, quando il pullman blucerchiato, parcheggiato davanti all’AC Hotel in attesa della partenza, viene preso d’assalto da cinque tifosi. I sostenitori salgono a bordo del mezzo — con motore acceso e in procinto di partire — e contestano duramente i giocatori, usando toni minacciosi. Alcuni calciatori restano scossi, qualcuno impaurito. Presenti anche Foti, Fredberg, Mancini e Invernizzi: proprio il CEO sportivo sarebbe rimasto «visibilmente impressionato», scrive Damiano Basso su Il Secolo XIX.

L’incidente mette in luce «l’ennesima falla organizzativa», evidenzia ancora Il Secolo XIX, poiché la società non aveva coordinato con la polizia l’orario di uscita del bus: la scorta non era ancora arrivata.

La contestazione continua allo stadio

Già il giorno prima, i gruppi organizzati della Sud avevano invitato sui social i tifosi a presentarsi presto al Ferraris per «riversare tutta la rabbia» dopo la prestazione di La Spezia. E così è stato. Quando la squadra entra in campo alle 18.58 per il riscaldamento, dalla Sud parte un coro inequivocabile:

«Tirate fuori i co*oni!»**

A rispondere è anche la Nord. La tregua dura pochissimo: dopo l’1-0 dell’ex Abiuso, torce lanciate in campo costringono lo speaker a più richiami per evitare lo 0-3 a tavolino.

In alto nella Sud, compare l’ennesimo striscione contro la proprietà:

«Società indegna, vendi l’UC Sampdoria».

La svolta: cuore, grinta e rimonta

Col passare dei minuti, la Sampdoria ritrova energie e orgoglio. Le reti di Coda e Henderson ribaltano la partita e riavvicinano la tifoseria, che per quanto furiosa, non smette mai di sostenere la squadra durante i 90 minuti.

Al fischio finale, però, i calciatori scelgono una via prudente: niente giro sotto la Sud, solo un applauso da lontano.

A fine gara, Gregucci riassume così la notte blucerchiata:

«Questa vittoria se la meritano i nostri tifosi», riporta Damiano Basso per Il Secolo XIX.